Maurizio Bolognetti, membro del Consiglio generale del Partito Radicale e collaboratore di Radio Radicale: “Proprio vero ai giornalisti cinesi desaparecidos dobbiamo molto di più”. Di seguito la nota integrale.
Mentre iniziano a cadere i primi fiocchi di neve e la mia Latronico imbianca, rendendo se possibile ancora più surreale l’atmosfera nella quale siamo calati da giorni, il pensiero corre in Cina e rimbalza nella nostra Italia.
Questa fame di democrazia, diritto, diritti, diritti umani, giustizia, continuo ad alimentarla anche per coloro che in Cina hanno provato ad onorare il diritto alla conoscenza. Quel diritto umano alla conoscenza per il quale ci battiamo da sempre ed è una bandiera del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito.
Ha ragione Giulio Meotti, che dalle pagine del Foglio afferma: “Ai giornalisti cinesi desaparecidos dobbiamo molto di più”.
Già, più di silenzi che finiscono per essere complici e avallare l’operato del regime di XI Jinping.
La neve cade, il sole sorge e il pensiero va ai miei compagni, a questa Italia costretta ai domiciliari, agli Agenti di Polizia penitenziaria e ai detenuti, ai nostri medici, all’Italia della banalità del bene, a chi non baratta le proprie convinzioni con ciò che conviene.
Non mollare. Non mollo! Non molliamo!!!
Vivano gli ideali di giustizia e libertà, vivano giustizia e democrazia. Viva la Costituzione.
P.S. Alle ore 23.59 del 22 marzo ho ripreso il mio sciopero della fame e l’ho ripreso anche sulla vicenda Zehua.