Coronavirus, governatore Bardi invoca privacy su social, intervento del segretario regionale del PSI, Livio Valvano: “Emergenza governatore non può essere il silenzio dei sindaci ma coesione popolare”. Di seguito la nota integrale.
Non è il momento della polemica ma quello dell’unità.
La polemica distanzia, la collaborazione tra istituzioni unisce.
Per essere coerenti con questa idea i socialisti lucani hanno deciso di rinviare la valutazione sulla gestione di questa emergenza.
Percepiamo una intenzione seria e responsabile del Governatore Bardi che si trova a gestire una situazione del tutto imprevedibile.
Ma se è vero questo è anche vero che c’è una questione grande sul “governo di questa emergenza”, perché pur a mani nude, pur non avendo mezzi, dispositivi, posti letto, medici e operatori, c’è comunque una attività di governo della emergenza che si deve garantire con i mezzi a disposizione; mezzi che sono scarsi rispetto alla dimensione dei pericoli cui ci espone questo invisibile nemico.
E’ bene dirlo: “serve rettificare più di qualcosa perché ciò che si vede, dal basso, è un esercito numericamente scarso, privo di armi, che appare scoordinato nei movimenti”, a partire dalla gestione dei tamponi.
Colgo nella preoccupazione del Governatore Bardi, sulla disfunzione comunicativa attribuita ai Sindaci, una conferma di ciò che dal basso vediamo e che, i Sindaci e tutti gli amministratori locali, i funzionari dei Comuni, le forze dell’ordine, insieme ai tanti operatori e ai volontari della Protezione Civile, stanno facendo di tutto per attutire.
A Bardi suggeriamo di impegnarsi di più nel ruolo di indirizzo politico per creare quel sottofondo di fiducia, quel clima istituzionale cooperativo che solo attraverso una gestione dal basso, capace di coinvolgere l’intera popolazione, potrà produrre reazioni utili a superare bene e presto questa emergenza.
Senza la popolazione e quindi senza i Sindaci che possono informare e guidare, l’esercito si troverà a combattere senza coloro che possono determinare la vittoria finale.
Senza polemica, ma per spirito di collaborazione con il solo obbiettivo di salvaguardare la nostra gente.
Superata l’emergenza, invece, saremo i primi ad aprire un confronto sul futuro di questa Regione, futuro che sarà fortemente segnato dalle decisioni che si prenderanno in questi mesi e su questo siamo seriamente preoccupati e non staremo in silenzio!