Coronavirus, addetta alle pulizie allo sbaraglio nel Pronto Soccorso di Policoro, denuncia dell’avvocato Zullino. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
L’Avvocato Floriano Zullino, del Foro di Matera, sta difendendo un’operaia, addetta alle pulizie del Pronto Soccorso presso l’Ospedale di Policoro, la quale lamenta che, pur essendo esposta quotidianamente al rischio di contaminazioni da sostanze biologiche, (sangue, eiezioni, ecc.), o chimiche pericolose, (medicinali, ecc.), mai la datrice di lavoro l’ha dotata di presidi individuali di sicurezza.
Le condizioni di pericolo sul lavoro si sono di recente aggravate a seguito della diffusione del COVID-19 tra la popolazione locale.I primi pazienti contagiati dal pericoloso virus hanno fatto ingresso al Pronto Soccorso già dalla scorsa settimana, tanto che è stato infettato anche personale del nosocomio; ma tuttora l’operaia è senza dispositivi anti-infortuni, anzi, nessuna delle operaie addette alla pulizia, oltretutto sfornite di attrezzi e prodotti adeguati, è in grado di svolgere la procedura di sanificazione degli ambienti, particolarmente quando infestati da Covid19.
In tal modo, il Pronto Soccorso rischia di diventare un moltiplicatore del contagio.
L’operaia, dopo aver appreso che nel Pronto Soccorso dove aveva fatto le pulizie erano stati accolti pazienti affetti da COVID-19, ha chiesto con veemenza e finalmente ha ottenuto di essere sottoposta a tampone di verifica in data 25 marzo 2020, ed ora è in ansiosa attesa del risultato.
Giustamente, ex artt. 1460-2087 c.c., rifiuta di svolgere le sue mansioni se non vengono adottate le misure di sicurezza.
Ha rappresentato la situazione a diverse Autorità, compresa Asm, Protezione Civile, Presidenza del CdM, ecc., ma ad oggi sono tutti silenti.
I nostri generali vogliono fare la guerra con i soldati disarmati.
Viva l’Italia.