Leonardo Bia, in rappresentanza delle Associazioni di volontariato e per le implementazioni delle infrastrutture nel Materano, ha inviato una lettera aperta a tutti gli organi preposti e responsabili per l’emergenza Coronavirus in Basilicata.
Occorre su indicazioni OMS interrompere il contagio, individuando i positivi e tutte le persone vicine ai positivi, tracciando tutti i contatti con i positivi.
In caso di sintomi, i sintomatici e gli asintomatici devono rintracciare le catene di contagio di tutte le persone vicine al positivo ed isolarle, con urgenza e potenziare i territori e e tutti devono fare la loro parte.
C’è mancanza ora di tracking, per isolare focolai occorrono più tamponi mirati. Occorre più sorveglianza attiva, è la prima scelta, serve una caccia attiva, con tamponi disponibili per ricercare i positivi ma anche gli asintomatici che possono anche loro essere contagiosi, occorre una ricerca aggressiva per attaccare il virus silente. In molte regioni nel sud e anche a Matera non ci sono i reagenti per i tamponi. Nella Corea del Sud è stato utilizzato prontamente senza attendere il dispositivo contact tracking, tracciando tutti gli spostamenti del positivo prima del controllo di positività, con applicazione smartphone con rispetto della privacy, in modo che uno sa dove non deve andare per evitare di contagiarsi. Intanto Emiliano dichiara che negli ospedali pugliesi, i medici, Oss e infermieri sono senza protezioni e anche all’Ospedale di Matera si registrano gli stessi problemi. Mancano i Dpi, dispositivi protezione di individuale.