La violenza domestica è un’emergenza nell’emergenza ai tempi del coronavirus. La prolungata condivisione dello spazio abitativo rischia di determinare non solo un aumento del numero stesso di episodi di violenza, ma anche un loro aggravamento, con il pericolo di una vera e propria escalation nella situazione attuale. Effettivamente in questi giorni, la casa, da un lato ci protegge dal virus, dall’altro rappresenta una minaccia più grave per le donne che si ritrovano a condividere lo stesso tetto con il proprio aguzzino; la violenza sulle donne era ed è una delle emergenze del nostro Paese ed il legislatore è intervenuto lo scorso luglio con la legge cd. “Codice Rosso” che non sembra aver avuto gli effetti positivi auspicati per assenza di risorse. Punire non basta, quindi, il Legislatore dovrebbe ricordarsi, una volta in più, che la migliore politica per la lotta alla criminalità è la politica sociale, poiché un efficace e duraturo contrasto alla criminalità si ottiene solo grazie a capillari, diffusi e stabili interventi nel tessuto sociale, grazie ad una maggiore presenza di Centri Antiviolenza e Case di Rifugio sul territorio nazionale. Lo afferma Veronica Casalnuovo esperta di violenza di genere (autrice del testo a commento del Codice Rosso edito da La Tribuna).
Assolutamente commendevole l’azione della Procura di Trento che con una circolare, in questi giorni alla ribalta della stampa nazionale, ha inteso agire in prevenzione delle situazioni di conflitto domestico sposando e cogliendo appieno lo spirito della riforma del codice rosso di una tutela anticipata delle vittime; ad essere trasferiti immediatamente devono essere i maltrattanti, commenta il Sostituto Procuratore Colella del Tribunale di Matera in merito a questo provvedimento.
Ed è per questo che il Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Matera, presieduto da Rossella Rubino, ha ritenuto di promuovere e sostenere tutte le iniziative a sostegno delle vittime di violenza domestica. Innanzitutto accoglie e rilancia l’appello del Dipartimento delle Pari Opportunità che promuove la campagna “Libera puoi”, finalizzata a diffondere quanto più possibile il numero telefonico 1522 dedicato alle donne vittime di stalking e violenza e l’utilizzo dell’applicazione “1522” in cui è possibile chattare con un’operatrice, così da consentire a chiunque ne avesse bisogno di raggiungere più facilmente chi potrebbe aiutarle. Oltre all’ applicazione “YouPol” recentemente aggiornata della Polizia di Stato che prevede la possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini relative a violenza domestica agli operatori della Polizia di Stato
Ricorda, infine, che a livello locale opera il numero verde 800 134 963 attivo H24 dello – Sportello di Ascolto delle donne vittime di violenza- coordinato dal Comune di Matera che ha a disposizione anche una “Casa Rifugio” recentemente inaugurata e messa a disposizione proprio per le vittime di violenza domestica .