Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Lega, Fi, Fdi, Bp, Idea e 2 astensioni di M5s) una delibera dell’ufficio di Presidenza riguardante la “proposta di bilancio di previsione finanziario per il triennio 2020-2021-2022 del Consiglio regionale”.
La proposta, che tiene conto dei principi contabili generali e applicati delle norme sull’armonizzazione contabile, è redatta secondo alcuni principali criteri che riguardano il finanziamento delle spese aventi natura obbligatoria e, in particolare, delle spese legate al funzionamento dell’Assemblea legislativa regionale, il finanziamento delle spese riferite ai Programmi ed ai Piani approvati da parte dell’ufficio di Presidenza, l’iscrizione degli stanziamenti relativi ai trasferimenti da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) per le attività delegate al Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), il rispetto del principio contabile della prudenza.
Con l’approvazione del Bilancio di previsione finanziario della Regione Basilicata per il triennio 2020-2022 avvenuta con legge regionale 20/03/2020, n. 11, è stato stanziatoun importo pari a13.500.000,00 euro per l’esercizio finanziario 2020, e di 14,5 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022.Complessivamente la manovra sul bilancio consiliare ammonta per il2020 ad euro 21.328.370,38,comprese le previsioni riguardanti le partite di giro (2.616.000,00 euro) e l’avanzo presunto di amministrazione, pari a 4.791.093,45 euro, per il 2021 a 17.495.740,16 euro e per il 2022 a 17.484.140,16 euro.
La quantificazione del fondo pluriennale vincolato è rinviata in sede di assestamento delbilancio, in seguito alle operazioni di riaccertamento dei residui 2019.
Successivamente, sulla nomina di 5 componenti della Commissione per gli interventi assistiti con gli animali (IAA), il presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala, constatata la mancanza del numero legale (erano presenti al momento del voto 8 consiglieri: Aliandro, Baldassarre, Bellettieri, Cicala, Leggieri, Perrino, Polese e Sileo), ha sciolto la seduta.
Piano di Bacino regionale del Tpl, via libera dal Consiglio regionale
Pianificata l’organizzazione e la razionalizzazione del sistema dei trasporti su gomma. Previsti treUtor (Unità territoriali ottimali), uno per la provincia di Potenza, l’altro per la provincia di Matera e il terzo regionale
Il Consiglio regionale ha espresso, oggi, parere favorevole a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Lega, Fi, Idea,Bp, Fdi; 5 voti contrari di Pd, Iv, Pl; 2 astensioni di M5s) sulla proposta di Piano di Bacino regionale del Trasporto pubblico locale, strumento esecutivo di attuazione del Piano regionale dei trasporti approvato nel dicembre 2016.
Il Piano, improntato a principi di efficienza, di sostenibilità trasportistica e finanziaria, prevede l’organizzazione del Bacino regionale in tre Unità territoriali ottimali (Utor1 Potenza, Utor 2 Matera e Utor regionale) e cinque ambiti/lotti di gara (servizi di Tpl urbano per il Comune di Potenza; tutti gli altriservizi dell’Utor 1; servizi di Tpl urbano del Comune di Matera; tutti gli altri servizi dell’Utor 2; servizi della Rete portante regionale), nell’ottica di un’apertura al mercato e della maggiore concorrenzialità con un conseguente elevamento della qualità dei servizi offerti agli utenti.
La proposta, frutto di un lungo processo di concertazione con gli Enti locali (Province e Comuni) e tutti gli altri soggetti interessati in materia di Tpl, apre la regione all’esterno attraverso il miglioramento dei collegamenti con i principali nodi della rete Core (rete che l’Unione europea sostiene in termini prioritari con risorse proprie e dei Paesi membri in vista del suo completamento entro il 2030); ottimizza l’offerta di trasporto con l’eliminazione di sovrapposizioni e parallelismi; offre nuove linee e/o corse, in relazione alla domanda e sopprime linee esistenti a debolissima frequentazione. La proposta di Piano di Bacino, basato su un’attenta analisi della domanda e la valutazione delle matrici OD (origine/destinazione) per scuole, sanità, ecc. oltre che nel rispetto delle disposizioni normative e regolamentari di livello nazionale, prevede, inoltre, servizi ferroviari riorganizzati nelle reti di Bacini, sopprime corse in sovrapposizione ai servizi ferroviari o altri servizi su gomma e corse a debolissima domanda.
Con il documento si stabilisce, altresì, un cronoprogramma di attività propedeutiche che vanno dall’approvazione del Piano fino all’avvio della procedura di affidamento dei servizi di Tpl da parte della Suarbentro ottobre. Per consentire l’avvio della procedura di affidamento, dopo l’adozione del Piano di Bacino – si legge nel documento – è necessario procedere con: la predisposizione dei Piani economici e finanziari (Pef); la progettazione del sistema di bigliettazione unica, infomobilità e monitoraggio dei servizi; la formale acquisizione degli attuali gestori dei servizi oggetto di affidamento degli elenchi dei beni essenziali e indispensabili per l’effettuazione dei servizi, autobus ed eventuali impianti fissi oltre che del personale assegnato alle attività; la predisposizione, congiuntamente con la Suarb, della documentazione di gara.
Il Piano prevede la soppressione dei servizi a debolissima domanda relativi a un’utenza di tipo “indifferenziato” (cioè quelle corse che non sono rivolte ad una utenza prevalente) che presentano valori di “loadfactor” (l’indice di sintesi di equilibrio tra domanda e offerta) non superiori al 10%.
In tale operazione sono stati salvaguardati i servizi di Tpl scolastici e di tipo operaio. Le percorrenze soppresse sono state utilizzate per l’istituzione di nuovi collegamenti e servizi, compresi quelli della rete Core. I nuovi servizi sono finalizzati a migliorare la mobilità verso le aree interne, verso i nodi di interscambio con servizi di adduzione agli scali ferroviari e/o alle aree di interscambio gomma-gomma e ad accogliere le proposte di nuovi collegamenti avanzati da parte del territorio.
Prevista, inoltre, l’ipotesi di procedere con la soppressione di ulteriori corse con un loadfactor inferiore o uguale al 20% che non servono utenze prevalenti e che attualmente sono scarsamente utilizzate, salvaguardando comunque le corse in fascia pendolare (scolastico o lavorativa).
Pertanto per quanto riguarda le percorrenze annuali previste, il Piano passa dai 37.873.000 Km svolti in totale attualmente, a 36.743.891 chilometri, con una riduzione di circa poco più di 1 milione di chilometri, avendo però proceduto contestualmente alla razionalizzazione di circa 3,5-4 milioni di chilometri tra cui i servizi a debolissima domanda aventi loadfactor minore al 20% tra i quali 2.735.441 chilometri sono quelli che presentano loadfactor tra il 10 % e il 20%.
Per ciò che concerne i meccanismi di compartecipazione al finanziamento dei servizi extraurbani, questi saranno finanziati in parte dal fondo nazionale Tpl.
Per i servizi di Tpl comunali si distingue tra i Comuni con percorrenze di progetto invariate rispetto a quelle storiche (le quote di contribuzione in capo ai Comuni rimangono invariate rispetto a quelle attuali, mentre la Regione si farà carico dei maggiori oneri connessi agli eventuali maggiori corrispettivi da porre a base di gara) e i Comuni con percorrenze di progetto maggiori rispetto a quelle storiche (i Comuni dovranno farsi carico delle quote di contribuzione storicamente già sostenute e dei maggiori oneri relativi alle maggiori percorrenze, mentre la Regione si farà carico dei maggiori oneri connessi agli eventuali maggiori corrispettivi da porre a base di gara rispetto ai corrispettivi attuali limitatamente alle percorrenze storiche).
Per quanto riguarda i due Comuni capoluogo Potenza e Matera, fermo restando i principi sopra esposti, la Regione si farà carico delle maggiori percorrenze scaturenti dai Programmi di esercizio di progetto funzionali alla riorganizzazione del sistema di Tpl che interessa le due città. Al Comune di Potenza la Regione continuerà a garantire, altresì, lacompartecipazione finanziaria sulla gestione degli impianti fissi meccanizzati di Tpl di circa 690 mila euro l’anno.
Il totale complessivo degli oneri in capo alla Regione sarà di circa 75,3 milioni di euro all’anno, cui aggiungere le compensazioni economiche che saranno compiutamente definite con la redazione dei PEF.
Piano di Bacino Tpl, Consiglio regionale approva risoluzione
Il documento è stato approvato a maggioranza con 12 voti favorevoli di Lega, Fi, Fdi, Bp e Idea, 5 voti contrari di Pd, Iv e Pl e 2 astensioni di M5s.
Il Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Lega, Fi, Fdi, Bp e Idea, 5 voti contrari di Pd, Iv e Pl e 2 astensioni di M5s), una risoluzione collegata alla proposta di Piano di bacino del Tpl.
Venticinque le osservazioni indicate nel documento affinché “in sede di approvazione definitiva del Piano di Bacino siano prese nella debita considerazione”. In primis si fa riferimento a ciò che dovrà essere previsto per la salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori: “Nei documenti di gara dovrà essere inserita chiaramente la clausola sociale che consenta la salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori, fatti salvi i diritti acquisiti e a prescindere da eventuali tagli e/o riduzione delle percorrenze rivenienti da quanto previsto dalla relazione di Piano e una clausola di salvaguardia che preveda la partenza delle attività per i nuovi soggetti gestori che risulteranno aggiudicatari delle gare esclusivamente alla conclusione dell’iter di aggiudicazione di tutti e tre lotti di gara relativi ai tre lotti extraurbani (Rete regionale + 2 UTOR provinciali) al fine di non generare criticità e difficoltà operativa nell’esercizio dei servizi di TPL”.
“Al fine di mitigare i processi di spopolamento già in atto nei comuni lucani e valorizzare, altresì, la valenza sociale del Piano dei Trasporti di Bacino e la coesione territoriale, si dovrà prevedere che una parte delle percorrenze relative alle corse di TPL indifferenziate aventi load factor compreso tra il 10 e il 20% per cui si propone la soppressione, siano mantenute (in particolare quelle interessanti i comuni maggiormente periferici e interni) riducendo, invece, contestualmente le percorrenze di progetto proposte per la rete regionale (es. Maratea-Policoro). In particolare, dovranno permanere i collegamenti a debole domanda tra i comuni delle aree interne verso i centri con funzioni amministrative comprensoriali (socio¬sanitarie, scolastiche e giudiziarie), anche mediante l’attivazione di servizi innovativi integrati di trasporti che le aree interne potrebbero, da subito, attivare mediante i fondi di cui alla strategia aree interne (SNAI). Ciò, accoglierebbe anche le richieste di Castelmezzano, Castelsaraceno, Tricarico, Irsina etc. Si prevede, comunque, la soppressione delle altre corse a debole domanda che non rientrino in tale condizione”.
Nel documento si precisa, altresì che “Le coppie di corse tra Matera e Bari previste nella proposta di Piano siano estese, per tutti i giorni della settimana, in modo che complessivamente tra Matera e l’aeroporto di Bari vi siano in totale 8 coppie di corse cui si aggiungerebbero le 3 coppie di competenza della Regione Puglia, per un totale di 11 coppie di corse, ciò mediante revisione delle percorrenze di progetto previste nell’ambito della rete regionale; nei servizi di trasporto pubblico locale della rete regionale che transitano lungo la fondovalle dell’Agri siano effettuate fermate a decorrere dalla data di operatività del piano, nella stazione di interscambio di Montemurro e di Paterno-Galaino; tutte le linee di trasporto che terminano la propria corsa all’Ospedale San Carlo di Potenza, abbiano come capolinea l’Università degli Studi della Basilicata, via dell’Ateneo Lucano (Campus di Macchia Romana), pur mantenendo l’Ospedale San Carlo come fermata; la linea di trasporto pubblico Sita Roccanova-Senise sia diretta eliminando il passaggio da via Montagna (Castronuovo) che crea notevoli disagi soprattutto durante il periodo invernale in considerazione del percorso tortuoso e impervio. In tal modo si consentirebbe agli studenti di raggiungere le scuole ubicate in Senise in soli 15 minuti anziché gli attuali 50. Si rappresenta, infatti, che la zona Via Montagna di Castronuovo è già servita da tre autobus di linea; tutte le coppie di corse di progetto della linea della rete CORE Francavilla-Salerno e della linea regionale Maratea-Policoro fermino a Latronico; le richieste ulteriori pervenute da parte delle Organizzazioni sindacali relative ad esempio a subappalto, criteri da stabilire per la partecipazione alle gare di operatori aventi idonea capacità, introduzione di un sistema di tariffazione e di agevolazione per fasce di utenti sui titoli di viaggio, afferiscono alla fase successiva all’approvazione del Piano e dovranno essere tenute in conto in sede di predisposizione dei documenti di gara; gli atti di gara saranno coerenti con i principi e le disposizioni di cui all’art. 51 del Codice dei Contratti ed in particolare, ai sensi del comma 3, a ciascun offerente non potrà essere aggiudicato più di un lotto; la documentazione di gara (bando, capitolato di gara, disciplinare) deve essere predisposta, congiuntamente con la SUARB , avvalendosi anche di esperti nominati dalla Provincia di Potenza, dalla Provincia di Matera, dal comune di Potenza e dal comune di Matera; integrazione con i PUMS: i Piani di esercizio devono integrarsi durante tutta la durata del contratto con i Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS) delle due città capoluogo e dei centri di maggiore dimensione”
Le altre osservazioni riguardano: “l’inserimento, in sede di documentazione di gara e nuovi contratti di servizio, della clausola secondo cui la quantità totale dei chilometri da mettere a gara (per tutti gli UTOR) può essere oggetto di ‘flessibilità contrattuale’ che consenta modifiche e/o variazione nell’esercizio delle linee e dei servizi affidati per tutta la durata la vigenza contrattuale. La percentuale offerta per garantire la ‘flessibilità contrattuale’ sarà oggetto di assegnazione di punteggio da inserire nei disciplinari di gara, con una flessibilità minima del 10%; la transizione verso mezzi di trasporto a zero emissioni: i documenti di gara devono prevedere meccanismi premianti attraverso l’attribuzione di un maggior punteggio alle offerte tecniche che prevedono la sostituzione degli attuali autobus a gasolio e l’applicazione di tecnologie a ‘zero emissioni’, ovvero che avvalgono di sistemi non inquinanti (ad esempio, motori elettrici, c.d. “e-bus”) o che riducono, fino ad azzerarle, le emissioni di anidride carbonica e di polveri sottili; l’inserimento di norme sanzionatorie nel caso in cui i sistemi GPS dei mezzi TPL non dovessero funzionare per un tempo superiore a 7 giorni; nel caso di mancata trasmissione del flusso di dati relativo al numero di passeggeri; l’inserimento della condizione secondo cui ogni comune della Basilicata, oltre ai servizi vincolati (trasporto studenti, lavoratori…), deve poter disporre di almeno una coppia di linee negli orari pomeridiani/serali verso i principali nodi della rete CORE. I chilometri necessari potranno essere recuperati razionalizzando le previsioni contenute nella rete CORE regionale; dovranno essere evitati tagli a linee dirette da e verso comuni sede di presidi sanitari comprensoriali; per i predetti comuni (sede di presidi sanitari) devono essere previste corse serali (anche a chiamata) con assistenza alla clientela di personale fornito dall’azienda di trasporto; prevedere, nei bandi e capitolati delle utor provinciali, valutazioni premiali per la sperimentazione di servizi ad offerta flessibile e a chiamata, che garantiscano un migliore e più adatto livello di prestazioni nelle aree interne ed a bassa domanda; al fine di potenziare l’intermodalità e l’integrazione dei servizi ferro/gomma, i Piani di Bacino devono mantenere i collegamenti attualmente esistenti da e verso le stazioni ferroviarie site sul territorio regionale”.
“I 5 capitolati e restanti documenti di gara (per ciascun lotto) devono ‘integrarsi’ tra loro affinché possa essere realizzata sia l’integrazione tariffaria che la bigliettazione unica; in tal senso il capitolato di gara della rete CORE dovrà individuare il soggetto ‘capofila’ del programma regionale di integrazione tariffaria e per la bigliettazione unica; gli altri capitolati di gara dovranno recepire tale previsione. Si dovrà inserire, come elemento premiante, attività di comunicazione e ‘marketing’ sociale finalizzati ad educare all’uso del mezzo pubblico e, quindi, a far crescere, anche nella percezione di cittadini e utenti la domanda di trasporto pubblico locale di qualità; il sistema tariffario dovrà prevedere esenzioni o riduzioni alle fasce sociali “deboli” (disabili, anziani, studenti, disoccupati, ecc.); il sistema tariffario dovrà essere aggiornato con apposita delibera di Giunta che deve prevedere un aggiornamento annuale all’indice ISTAT dei prezzi; la rete per la emissione dei biglietti deve essere capillare all’interno di ogni comune”. Infine, si sottolinea nella risoluzione, all’interno dei Capitolati di Gara, si dovranno inserire condizioni vincolanti per garantire un livello di comfort garantito dal parco mezzi da impiegare nel servizio”.
Sono intervenuti nella discussione oltre all’assessore alle Infrastrutture e mobilità Merra, i consiglieri Acito (Fi), Cifarelli (Pd), Braia (Iv) e Coviello (Lega).