”Varare un decreto o approvare una legge, sono atti che possono compiersi anche in tempi relativamente brevi, ma se poi le misure varate non provocano effetti immediati, a causa dei lunghi tempi della burocrazia, allora si può anche varare una buona norma, ma dobbiamo essere consapevoli che potrebbe essere fallimentare. Un inoppugnabile esempio è rappresentato da quanto successo oggi sul sito web dell’Inps che, a causa delle troppe domande per il bonus da 600 euro per lavoratori autonomi e partite iva, è andato in tilt”. Lo dichiara in una nota il deputato del gruppo Misto, Gianluca Rospi, che ribadisce: ”Era una circostanza piuttosto prevedibile, temendo tutti che i soldi non siano sufficienti, con il panico tra i cittadini che non fa altro che crescere in maniera smisurata. A questo punto mi chiedo cosa serva ancora per far capire che dobbiamo snellire la burocrazia e non aggiungere nuovi strumenti, se poi non si sanno usare ed in situazioni tra l’altro facilmente gestibili. In questo momento delicato per il Paese è compito delle istituzioni rassicurare i cittadini e metterli nella condizione di capire come accedere agli aiuti che lo Stato fornisce loro e, eventualmente, mettersi a pieno servizio per guidarli in suddette operazioni. Ora più che mai – conclude l’Onorevole Rospi – serve velocità e concretezza, altrimenti il contributo che viene dato risulterà non solo poco chiaro ma anche inadeguato. In Germania basta una domanda, inviata online, e dopo massimo due settimane, lo stato accredita sul conto corrente le somme del sussidio di emergenza che arrivano anche a 5.000 euro. Mi aspetto che questa figuraccia possa servire in futuro per investire seriamente nell’innovazione, al fine di colmare l’attuale gap digitale e offrire un valore aggiunto alle nostre comunità, snellendo la burocrazia e migliorando l’efficienza dei servizi a favore dei cittadini”.
Apr 01