Un uomo di 38 anni di Rapolla ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Carlo di Potenza è l’ultima vittima da Coronavirus in Basilicata, l’undicesima se consideriamo anche quella registrata a Sala Consilina, decima in terra lucana.
La vittima di Rapolla è Giuseppe, Pino per gli amici, Larotonda, agente di Polizia Locale nel Comune di Rapolla ma residente, da qualche mese a Melfi. Larotonda lascia la compagna e una figlia di quasi 2 mesi.
Si abbassa così sempre di più l’età media delle persone che in Basilicata perdono la vita con il coronavirus.
La storia di Giuseppe Larotonda induce ad una riflessione. Larotonda era una persona atletica e senza patologie pregresse. Di recente aveva perso il fratello Marco, colpito da una fibrosi cistica e deceduto all’età di 26 anni. Anche il padre, un uomo di 66 anni, è in terapia intensiva. È giallo sulle modalità con cui Pino Larotonda abbia contratto il virus. Il fratello Marco è morto a Parma circa un mese fa e Pino Larotonda è arrivato nella città emiliana con la sorella per i funerali. Due giorni dopo arrivano anche il padre e gli altri due fratelli, qualche minuto dopo rispetto al deceso di Marco. Di ritorno a Rapolla il padre è risultato contagiato, ma non è chiaro se Pino Larotonda si sia contagiato a Rapolla o a Parma.
L’ultimo decesso si aggiunge agli altri dieci già registrati nei giorni scorsi: un imprenditore del settore edile di 85 anni di Irsina ricoverato in terapia intensiva da circa una settimana all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera e deceduto martedì 31 marzo e l’imprenditore di 53 anni di Paterno, deceduto lunedì 30 marzo, il doppio decesso di lunedì 30 marzo, un uomo di 85 anni di Potenza e una donna di 62 anni di Moliterno, entrambi ricoverati in terapia intensiva a Potenza, il commerciante di bevande potentino Palmiro Parisi di 56 anni, deceduto nella notte tra sabato e domenica scorsa all’ospedale San Carlo di Potenza, una donna di Paterno di 58 anni avvenuta sabato 28 marzo, una donna di Spinoso registrato nella tarda serata di giovedì 26 marzo all’ospedale San Carlo di Potenza, un uomo di 79 anni di Potenza ricoverato dal 19 marzo scorso nell’ospedale San Carlo di Potenza, dove è deceduto, un uomo di 74 anni residente a Rivello e ospite nella casa di riposo da circa dieci anni a Sala Consilina, in provincia di Salerno e l’uomo di 77 anni della frazione Villa d’Agri di Marsicovetere, morto domenica scorsa nell’ospedale San Carlo di Potenza.
Sono tre invece i guariti. Dopo l’operaio materano di 60 anni è guarito il docente dell’Unibas che era in isolamento domiciliare e il primo paziente contagiato da Coronavirus in Basilicata, l’uomo di 46 anni di Trecchina.
Di seguito il riepilogo dei casi, città per città.
I casi sono 224, così suddivisi: 53 casi a Potenza, 27 a Matera (compresi quelli registrati fuori regione), 14 a Policoro, 13 a Moliterno, 11 a Irsina ((uno dei due contagi è stato accertato a Catanzaro), 7 a Rapolla, 8 a Montescaglioso, 7 a Tricarico, 7 ad Avigliano, 5 a Salandra, 5 a Ferrandina, 6 a Montemurro, 4 a Pisticci, 4 a Tramutola, 4 a Rionero in Vulture, 4 a Marsico Nuovo, 4 a Villa d’Agri-Marsicovetere (1 deceduto), 3 a Santarcangelo, 3 a Valsinni, 3 a Paterno, 2 a Grassano, 2 a Melfi, 2 a Spinoso, 2 a Genzano di Lucania, 2 a Bernalda, 2 Nova Siri, 1 a Viggiano 1 a Teana, 1 a Garaguso, 1 a Venosa, 1 a Pignola, 1 ad Aliano, 1 a Tolve, 1 a Latronico, 1 a Rivello (ospite casa di Riposo di Sala Consilina, deceduto), 1 a Rotondella, 1 a Marconia di Pisticci, 1 a Tinchi frazione di Pisticci, 1 a Barile, 1 a Trecchina, 1 a San Paolo Albanese, 1 a San Chirico Nuovo, 1 a Corleto Perticara, 1 ad Atella, 1 di Gravina in Puglia, 1 di Gioia del Colle (ricoverato presso Fondazione Don Gnocchi Tricarico-tampone Matera). Ai 224 contagiati vanno aggiunti 11 deceduti (di cui 10 in Basilicata), tre guariti ed 8 positivi diagnosticati in altre regioni ma residenti in Basilicata (tra questi il caso della persona di Bernalda-Metaponto registrata in Puglia) e in isolamento in Basilicata.
Non viene considerato in questo conteggio l’uomo contagiato di Nova Siri perchè risulta in cura in una clinica fuori regione.