Consiglio regionale approva Piano di bacino del trasporto pubblico locale, precisazioni dell’ex assessore comunale materano Angelo Montemurro.
A seguito dell’approvazione del Piano di bacino regionale del trasporto pubblico locale da parte del Consiglio regionale della Basilicata l’ex assessore comunale alla mobilità Angelo Montemurro in una nota esprime alcune considerazioni per sottolineare la mancanza di rispetto degli impegni assunti ai tavoli istituzionali. Di seguito la nota integrale.
A seguito dell’approvazione del Piano di Bacino regionale del TPL, non solo sono doverose alcune precisazioni ma occorre anche sottolineare la mancanza di rispetto degli impegni presi ai tavoli istituzionali dall’assessore Merra e dall’Ufficio Trasporti della Regione.
La città di Matera, all’epoca rappresentata dal sottoscritto come assessore ai trasporti, aveva chiesto che si fossero rispettati, nel nuovo piano, i seguenti 5 punti fondamentali:
1) cinque Unità territoriali: Utor1 provincia Potenza, Utor 2 città Potenza, Utor3 provincia Matera, Utor 4 città Matera e Utor regionale;
2) cinque ambiti/lotti di gara: servizi di Tpl urbano per il Comune di Potenza; tutti gli altriservizi dell’Utor 1; servizi di Tpl urbano del Comune di Matera; tutti gli altri servizi dell’Utor 2; servizi della Rete portante regionale
3) la Regione avrebbe dovuto farsi carico delle maggiori percorrenze scaturenti dai Programmi di esercizio di progetto funzionali alla riorganizzazione del sistema di Tpl che interessa le due città capoluogo
4) navette per Bari-Palese
5) linee dirette su gomma Matera-Bari
Nel corso della riunione svolta ad ottobre 2019, a Potenza, con l’assessore Merra, alla presenza del dirigente ufficio trasporti ing. Arcieri, delle province di Matera e Potenza e del sindaco di Potenza, il sottoscritto aveva sottolineatola necessità di implementare e rispettare i 5 punti descritti in premessa. Al contrario mi duole registrare, con dispiacere, che si sono adottate, invece, discordanti e miopi scelte che si ripercuoteranno, senza ombra di dubbio, negativamente sulla mobilità sostenibile nei prossimi anni.
Sebbene in relazione al punto 3 dei suddetti punti sembrerebbe essere stato approvato, come da me richiesto, il finanziamento con fondi regionali del programma di esercizio, presentato dal Comune di Matera alla Regione, per il prossimo bando di 1.800.000 km/annui con un aumento di più di 500.000 km annui per tener conto del potenziamento delle linee urbane per il borgo La Martella, linea Sassi, linea Murgia e dei nuovi quartieri di Acquarium-Giada, Quadrifoglio e zona San Francesco e, seppur con un numero inferiore rispetto alle attuali 10 coppie di corse, anche l’aumento delle navette per Bari Palese. Dall’altra nulla è invece presente sul potenziamento delle linee dirette automobilistiche fra Matera e Bari, di cui al punto 5, che potrebbero davvero spostare il traffico da quello privato a quello pubblico vista la grande domanda di trasporto fra i due hub.
Ma l’aspetto più sconcertante è apprendere che invece delle 5 Unità Territoriali, di cui al punto 1, ne siano state individuate soltanto 3 (con l’esclusione dell’Utor della città di Potenza e Matera) nonostante i lotti in gara rimangano 5.
In pratica la provincia di Matera, dopo il prossimo bando, sarà chiamata a gestire il trasporto pubblico locale della città di Matera senza avere né la competenza, né la struttura né tanto meno la sensibilità alle molteplici esigenze e puntuali richieste provenienti dal territorio comunale. Mi chiedo come sarà in grado, la Provincia, di gestire le linee cittadine senza conoscere i problemi della città, i flussi dei lavoratori, degli studenti e dei turisti.
In conclusione, invito i rappresentanti politici della città di Matera (peraltro come quelli della città di Potenza) a riflettere su questa enorme criticità che potrebbe imbalsamare il programma di esercizio del trasporto pubblico locale rendendo vani gli sforzi che si sono fatti in quest’ultimo periodo per rendere il servizio quanto più aderente alle esigenze dei cittadini.