Auricolari, staff e dipendenti Comune di Matera: sindaco De Ruggieri risponde agli undici consiglieri di minoranza. Di seguito la nota integrale inviata dal primo cittadino di Matera e la nota già pubblicata degli undici consiglieri comunali.
Far leva sulla situazione provocata dall’emergenza coronavirus per sollevare accuse pretestuose sulle presunte non oculate spese del Comune di Matera, è una dimostrazione evidente che, per alcuni consiglieri comunali, l’ossessione per la campagna elettorale permanente, possa degenerare in azioni politicamente discutibili.
La decisione di acquistare, per la segreteria generale, un auricolare con sistema di cancellazione attiva del rumore, a corredo del tablet che è già in dotazione all’ufficio e che è quindi di proprietà dell’Amministrazione comunale, è legata alla necessità di svolgimento delle sedute da remoto del consiglio comunale e delle commissioni, ed è determinata dalle funzioni che essa svolge, tra cui quella di verbalizzante delle riunioni.
Per una seduta in videoconferenza vengono richieste, a chi ne deve certificare l’autenticità, idonee garanzie rispetto alle dotazioni tecnologiche in quanto possono insorgere problemi di tracciabilità, di riconoscimento univoco del soggetto, di verifica della permanenza in aula dei consiglieri e di acquisizione del voto palese per appello nominale, che potrebbero determinare potenziali censure di falso ideologico o di contestazioni da parte dei componenti dell’Assemblea.
Con l’acquisto, quindi, di un auricolare con caratteristiche di alta efficienza e di sicurezza riguardo alla correttezza dello svolgimento delle sedute, si è voluto dotare l’amministrazione comunale di strumenti efficaci e tecnologicamente avanzati, utilizzabili anche per il futuro.
Riguardo “all’oneroso staff del Sindaco”, si ricorda che il costo sostenuto è assolutamente in linea con quello delle altre città capoluogo di provincia e, nei fatti, si è ridotto sensibilmente, visto che uno dei suoi componenti, nel mese di novembre 2019, ha lasciato il suo incarico per ricoprire il prestigioso compito di guida dell’Azienda di promozione turistica della Basilicata. Le figure in esso inserite, previste dalla legge, sono funzionali agli scopi politico-amministrativi che si devono portare avanti nell’interesse della città.
E’ inoltre appena il caso di rammentare che, a parte il consigliere Materdomini (M5S), che non è mai entrato a far parte delle maggioranze che hanno sostenuto e sostengono il Sindaco, tutti gli altri hanno avallato le sue scelte sullo staff senza contestarle, almeno fino a quando, per opportunistiche strategie elettorali, non hanno deciso di voltargli le spalle pensando di potersi affrancare, così, dalle proprie responsabilità politiche e personali.
Un’ultima considerazione sui dipendenti a tempo determinato.
E’ chiaro a tutti, anche perché ci sono le registrazioni della seduta dell’Assemblea che ha discusso l’argomento, che la decisione di non rinnovare i contratti dei dipendenti assunti a seguito dei provvedimenti governativi per Matera Capitale europea della cultura 2019, è stata del Consiglio. La Giunta ha solo sollecitato il Consiglio, in questa fase, a prendere atto che il Governo non ha impegnato risorse aggiuntive per il personale del 2019 e che quei lavoratori svolgono una funzione importante nell’interesse della città, che è quella di assicurare il completamento di quei progetti che essi stessi hanno impostato e seguito. Lo si vuol fare? Bene. Non lo si vuol fare? Si abbia il coraggio di alzare la mano e di gettare a mare queste esperienze maturate.
Quello che si dovrebbe evitare di fare è, soprattutto in questo momento, sventolare in modo disinvolto la bandiera del moralismo quando gli sforzi concreti, e certificati dagli atti, delle Istituzioni comunali sono concentrati nell’affrontare un’emergenza sanitaria pesante e nell’assicurare il rilancio dell’economia materana, anche utilizzando risorse comunali, per garantire la liquidità necessaria a tutti coloro che stanno soffrendo la crisi scatenata dalle misure indispensabili di tutela della salute.
Scelte amministrative del Comune di Matera al tempo del Coronavirus, reazione di 11 Consiglieri comunali: “La salute e i bisogni della comunità prima di tutto”
Undici consiglieri comunali di Matera in una nota denunciano la scelta dell’Amministrazione Comunale di acquistare una coppia di auricolari per permettere di seguire telematicamente le riunioni al costo di 314,77 euro, le determine di proroga del portavoce del sindaco De Ruggeri e dello specialista addetto alle relazioni interne ed esterne e l’indirizzo della giunta per la proroga dei 41 contratti di lavoro a tempo determinato, il cui rapporto è scaduto il 31 marzo 2020.
Di seguito la nota integrale dai Consiglieri comunali Nunzia Antezza, Rocco Buccico, Daniele Fragasso, Gaspare L’Episcopia, Paolo Manicone, Giuliano Paterino, Antonio Sansone, Vito Sasso, Giovanni Scarola, Augusto Toto e Biagio Vizziello.
Ormai credevamo di aver visto tutto e speravamo che almeno adesso, in questo tempo sospeso, si trovasse il modo di non creare situazioni da commentare criticamente.
Purtroppo non è stato così e l’Amministrazione riesce sempre a fornirci spunti di riflessione.
E’ fresca di oggi una determina dirigenziale che impegna il nostro comune all’acquisto di una coppia di auricolari per permettere di seguire telematicamente le riunioni. Impegno di spesa, euro 314,77. Riteniamo in questo momento particolare in cui versa la nostra comunità, di emergenza sanitaria e sociale, questa spesa davvero superflua e ingiustificata. Con magazzini Caritas vuoti, con famiglie in difficoltà per il fabbisogno giornaliero e con una città in ginocchio l’ultima delle esigenze è questo acquisto.
Immaginiamo che la scelta sia ricaduta sull’ultimo modello di grido e non un semplice, funzionale e più economico modello che potesse assolvere, degnamente, a questo compito.
Acquisto stridentecon quello che sta accadendo in città rispetto ai reali e stringenti bisogni della gente.
State tranquilli, non pretendiamo lo stesso trattamento. Ognuno di noi è attrezzato con auricolari, anche a filo, per seguire possibili incontri telematici.
Ma, evidentemente, le priorità e la tempestività nelle azioni non sono percepite e attuate come dovrebbero.
A titolo esemplificativo rientrano in tale novero i rinnovi di due risorse dell’oneroso staff del sindaco in scadenza, figure ritenute evidentemente strategiche e indispensabili per il funzionamento della macchina comunale. Purtroppo, tra le varie scadenze, ci si è dimenticati di affrontare per tempo l’eventuale rinnovo delle 41 persone assunte per l’evento 2019 in scadenza nella giornata ieri. Si vocifera di un’ipotetica delibera d’indirizzo, che demanderebbe al Consiglio Comunale la decisione di rinnovo, magari passando per l’ennesima variazione di bilancio. Ricordiamo a tutti che nel consiglio del 31 dicembre scorso l’impegno preso, e dato per certo da figure istituzionali,fu quello di reperire queste risorse esclusivamente dal governo nazionale.
Nell’incertezza economica derivante dall’attuale crisi epidemiologica, sottrarre risorse alle casse comunali che potrebbero certamente tornare utili all’emergenza economica della città, crediamo non sia esempio di buona amministrazione.
Evitiamo di arrivare a ricatti, di additarci come buoni e cattivi. La politica faccia bene il suo lavoro, se ne è capace.
Se si vuole affrontare in maniera corale questa battaglia, in primis sanitaria, sono altre le priorità da mettere in azione da noi già segnalate all’Amministrazione. Ha pensato l’amministrazione ad individuare una struttura da destinare a luogo temporaneo per personale sanitario che quotidianamente presta servizio ed è esposta in prima persona al rischio contagi ed isolarli dalla propria famiglia? O crediamo già che l’emergenza siafinita e possiamo allentare la morsa?
Beh, noi non ci crediamo e siamo preoccupati per ogni bollettino che leggiamo.
Ribadiamo il nostro dissenso e ci dissociamo in maniera totale da queste decisioni che l’amministrazione prende in maniera autarchica, senza minimamente pensare alle necessità della città in questo momento di forte preoccupazione.