Questa mattina riunione, in video-conferenza, del Comitato di Indirizzo della ZES Interregionale jonica, l’organismo, coordinato dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, Preite, che ha il compito di predisporre, gestire e definire le strategie di sviluppo della Zona Economica Speciale di recente istituzione, oltre che di promuoverla, in Italia e all’estero, con una serie di azioni mirate.
La riunione ha rappresentato l’occasione innanzitutto per fare il punto sull’assetto organizzativo dell’Ufficio ZES, in modo da renderlo uno strumento operativo molto dinamico e dotato delle necessarie competenze al fine di accompagnare la realizzazione degli interventi che saranno messi in campo già a partire tra qualche mese.
Passando al merito delle questioni, abbiamo affrontato una discussione sulla individuazione delle aree da proporre al Governo centrale per l’istituzione della Zona franca doganale interclusa, in modo da realizzare una vera e propria “no tax area”.
Si tratta, come si ricorderà, di una proposta che, come Governo regionale della Puglia, abbiamo avanzato ufficialmente al premier Giuseppe Conte il 13 novembre scorso, con una formale nota trasmessa dal sottoscritto, e che è stata recepita a livello di esecutivo centrale, tanto che stiamo alacremente lavorando per poterla concretamente realizzare in tempi brevi. L’obiettivo è quello di offrire una ulteriore opportunità per favorire, con l’esenzione di numerose tasse (a partire dall’IVA e dalla sospensione dei dazi doganali), l’attrattività degli investimenti e la competitività del nostro sistema produttivo, in modo da fornire impulso allo sviluppo economico di tutta l’area ionica, con positive ricadute anche in termini occupazionali.
Per quanto concerne l’individuazione delle aree che saranno interessate dalla Zona Franca Doganale, abbiamo deciso che, per quanto riguarda la Puglia, oltre all’area retroportuale di Taranto, sarà individuata tutta l’area al servizio dell’aeroporto Arlotta di Grottaglie, mentre per quanto riguarda la Basilicata, saranno interessate le aree di sviluppo industriale della Valbasento (Pisticci/Ferrandina), che, tra le aree lucane perimetrate nella ZES, sono quelle più prossime al Porto di Taranto.
In tal modo le due aree potranno offrire importanti prospettive di sviluppo sia per la presenza di infrastrutture importanti (come l’aeroporto di Grottaglie con tutto il comparto dell’aerospazio che rappresenta, oggi, una vera e propria eccellenza in ambito internazionale) sia per il know how che possono esprimere le aziende già insediate in molteplici comparti produttivi (come per esempio, per quanto riguarda l’area della Valbasento, nel settore della chimica fine, della lavorazione delle materie plastiche e dell’energia).
Sotto altro profilo abbiamo deciso di affidare un incarico, a titolo gratuito, a IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale), una prestigiosa Fondazione dell’ANCI nazionale che si occupa in particolare di fiscalità locale, per individuare e definire i pacchetti localizzativi (e cioè agevolazioni e semplificazioni regionali) da sottoporre ai Sindaci dei Comuni che rientrano nell’area ZES, in modo da fornire un quadro omogeneo di opportunità per tutti i territori interessati.
Inoltre abbiamo fatto il punto della situazione sul lavoro che “Ernst&Young”, società aggiudicataria a livello nazionale del servizio di supporto a tutte le ZES, sta sviluppando in particolare sulle procedure di accesso, per le imprese, alle aree ZES.
Particolare attenzione è stata riservata, poi, all’attività di promozione delle opportunità offerte dalla ZES Jonica che, quando passerà l’emergenza determinata dal diffondersi dell’epidemia da Covid-19, dovrà essere messa in campo per attrarre investimenti sul territorio. Da questo punto di vista, già nelle prossime settimane partiranno le operazioni finalizzate a dotare la ZES di un apposito sito Internet contenente tutte le informazioni necessarie.
Infine, come Comitato di Indirizzo, abbiamo espresso il nostro auspicio affinché il Governo centrale, nello spirito di massima collaborazione interistituzionale che sta caratterizzando la gestione di questa importante operazione, proceda quanto prima a chiarire il quadro normativo e a semplificare le procedure in modo da consentire al Comitato stesso di autorizzare direttamente l’insediamento delle aziende nelle aree perimetrate ZES.
Sono molto soddisfatto per l’esito della riunione di questa mattina che conferma come la Zona Economica Speciale possa effettivamente rappresentare un volano di crescita per il nostro territorio, anche in vista delle sfide che ci troveremo ad affrontare quando l’emergenza sanitaria in atto sarà passata e occorrerà ripartire con più forza e più determinazione per rilanciare lo sviluppo dell’area ionica e l’occupazione.
Da questo punto di vista ho accolto con estremo favore le dichiarazioni rese nelle ultime ore da “Yilport Holding”, il colosso turco che ha ottenuto nei mesi scorsi la concessione demaniale marittima per la gestione del terminal container del porto di Taranto, che ha smentito qualunque ipotesi di disimpegno e ha anche rilanciato i suoi progetti di sviluppo per il porto ionico che, con gli investimenti milionari attesi (20 milioni di euro per le gru di banchina e i mezzi di piazzale, e 50 milioni per rilanciare le attività e assumere personale locale) ambisce a divenire, nei prossimi anni, uno dei più importanti hub di tutto il Mediterraneo e un vero e proprio motore per lo sviluppo di questo territorio.
Esprimo, infine, il mio più fermo convincimento sul fatto che la crisi in atto non ridimensionerà affatto i progetti strategici per Taranto, anzi il Governo regionale è ancora più determinato ad assicurare tutto il suo impegno per mettere in campo ogni utile strumento affinché, anche attraverso le agevolazioni previste dalla ZES e dalla ZFD, possano esserci ricadute molto positive in termini di sviluppo sostenibile e crescita occupazionale, stabile e duratura.