De Mare (Confcommercio): “Concedere a Camera di Commercio della Basilicata possibilità di rilasciare attestazioni per misure Governo”. Di seguito la nota integrale.
“Sulla base delle misure messe in campo dal governo per dare liquidità alle imprese, con l’obiettivo principale di snellire le procedure, alla Camera di Commercio Basilicata, come a tutte le altre Cciaa del Paese, sia concessa la possibilità di rilasciare le attestazioni necessarie, essendo in possesso delle visure storiche che certificano le situazioni delle aziende”. E’ la proposta di Fausto De Mare, presidente Confcommercio Potenza e componente della Giunta Esecutiva della Cciaa Basilicata, che formula ai presidenti nazionale Unioncamere Carlo Sangalli e regionale Michele Somma.
“Un esempio da seguire – spiega De Mare – è la disposizione del Ministero dello Sviluppo Economico secondo cui le Camere di Commercio rilasciano, a chi ne fa domanda, le “Attestazioni camerali di sussistenza cause di forza maggiore per emergenza COVID-19″. Il Ministero ha preso atto della necessità per le imprese, di dover documentare mediante attestazione camerale le condizioni di forza maggiore derivanti dall’attuale fase di emergenza sanitaria da COVID-19. In molti contratti di fornitura in essere con l’estero è infatti necessario produrre tali attestazioni per poter invocare la forza maggiore e far fronte all’inadempimento delle obbligazioni. Di fronte al provvedimento del Mise – aggiunge De Mare – il sistema camerale ha dato prova di efficienza e di capacità concreta di ridurre le procedure burocratiche che pesano molto sulle imprese con il rilascio, in pochissimo tempo, delle attestazioni. Poiché è necessario rafforzare in questa fase le funzioni e i compiti del sistema camerale italiano, autentico baluardo di tutela delle piccole e medie imprese, questa proposta assume una particolare rilevanza. La variabile della tempistica, al pari delle modalità di cui attendiamo di conoscere gli aspetti, è ancora più fondamentale per assicurare che gli istituti di credito in tempi rapidi accreditino le somme sui conti corrente delle imprese”.
Secondo De Mare “le misure messe in campo consentono la solvibilità del sistema economico e commerciale salvaguardando il patrimonio produttivo dell’Italia da speculazioni finanziare internazionali pronte ad acquisire i gioielli di famiglia minando la ripresa dello sviluppo economico dando un colpo mortale al futuro del Paese. Si tratta di misure economiche e finanziare enormi messe in campo per lanciare un messaggio agli imprenditori che lo stato c’è e dobbiamo come negli anni 50 ripartire con più forza e determinazione per non perdere quelle quote di mercato acquisite in tanti anni. Il messaggio è che le imprese di fronte a questa disponibilità dello Stato devono dimostrare, più di prima, di essere capaci di creare maggiore reddito e occupazione. Salvare i posti di lavori è un obbiettivo primario per sostenere i consumi e lo stato sociale. A tal fine occorre potenziare e valorizzare ruolo ed azione di tutti i soggetti in campo: Cassa Depositi e Prestiti, Fondo centrale di garanzia, consorzi fidi. Serve, infatti, un ‘ponte’ creditizio per fare fronte all’emergenza liquidità e per preparare riapertura e ripartenza. È un ponte che serve alle imprese micro e piccole, così come a quelle medie e grandi. Perché resistere è un bisogno comune e per ricostruire servirà l’impegno comune di tutte le energie imprenditoriali del nostro Paese. Le associazioni di categoria e il sistema camerale sono pronti e disponibili a fare la loro parte”.