Accertare lo stato effettivo della contaminazione, con riferimento sia all’area su cui sarebbe avvenuto lo smaltimento illegale di fanghi industriali che alle zone circostanti, ed evitare che chiunque possa avere accesso al sito.
Va in queste due direzioni l’attività che il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata ha posto in essere in relazione alle notizie che riguardano le località; Montagnola e Serra d’Eboli del Comune di Corleto Perticara, nei pressi del pozzo Tempa Rossa 2.
In particolare l’assessore Vilma Mazzocco ha chiesto all’Arpab di attivare uno stretto raccordo con gli altri soggetti istituzionali interessati alla questione, in particolare il Comune di Corleto Perticara e la Provincia di Potenza per accelerare il procedimento di caratterizzazione in corso e contemporaneamente potenziare le necessarie attività di vigilanza e controllo. Controlli che, ha spiegato l’assessore, dovranno riguardare sia lo stato dei luoghi (con riferimento alle condizioni di ammasso dei fanghi, alla presenza di eventuali corpi idrici superficiali e alla regimazione delle acque meteoriche) sia le potenziali ricadute in aree limitrofe ai siti sui quali sarebbe avvenuto lo smaltimento illegale, provvedendo ad eseguire controlli e verifiche ambientali per accertare lo stato ambientale dei luoghi.
Da parte dell’assessore è stata anche evidenziata la necessità di svolgere sopralluoghi mirati a verificare l’efficacia dell’interdizione all’accesso del sito.
“Magistratura e forze dell’ordine stanno lavorando ad accertare quanto accaduto su quei siti e noi aspettiamo con fiducia il loro lavoro – ha spiegato l’assessore Vilma Mazzocco – ma parallelamente dobbiamo attivarci per evitare conseguenze per le persone e l’ambiente. Questa – ha concluso – deve essere la nostra priorità; mentre resta chiara la posizione espressa dal presidente De Filippo in relazione alle responsabilità la Regione sarà pronta a fare tutto quanto in suo potere per perseguire chi si fosse reso responsabile di un crimine di questo tipo”.