“Le questioni che oggi ci troviamo ad affrontare sono ereditate dall’Amministrazione nella quale il consigliere Pergola svolgeva la sua delega assessorile, senza che nessun atto fosse stato prodotto affichè il territorio fosse regolamentato” così il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Antonio Vigilante in merito a una struttura per telecomunicazioni in contrada Botte. “Spiace parlarne in un momento come questo, con il dolore nel cuore per la dolorosa scomparsa di Donato Sabia e con l’emergenza del Coronavirus che stiamo affrontando da decine di giorni, ma sul tema specifico giova precisare che l’Amministrazione ha già provveduto in tempi non sospetti a richiedere un’interlocuzione per trovare una mediazione, dotandosi di un regolamento approvato dal Consiglio comunale lo scorso 5 novembre. L’Amministrazione ha comunque perseguito la sua attività di conciliazione, perché l’impianto di telefonia mobile che si sta installando in contrada Botte potesse trovare una più adeguata ricollocazione. Purtroppo i nostri tentativi non hanno in alcun modo riscontrato dalla controparte una disponibilità al confronto. Solo due giorni fa abbiamo appreso che i lavori di completamento dell’istallazione erano ripresi, nonostante il ‘lockdown’ nazionale per non dire mondiale. Siamo rimasti alquanto mortificati da un tale comportamento, a nostro modo di vedere poco corretto, che ci vede per alcuni versi come vittime di un agguato. Nonostante ciò e nonostante le mille difficoltà dovute alla gestione delle ‘emergenza covid-19’, che vede tutta la Giunta ripiegata a dare una mano perché nessuno resti indietro e perché il contagio sia contenuto il più possibile, siamo riusciti, come detto non senza impegno, e grazie anche alla preziosissima collaborazione dell’assessore agli Affari legali Patrizia Guma, a fare un approfondimento che ci ha portato ha riscontrare l’inottemperanza all’articolo 50.2 del Regolamento Urbanistico del Comune di Potenza. Tale dinamica ci ha messo nella condizione di dover notificare la sospensione dell’attività con relativo avviso di avvio del procedimento. L’Amministrazione ci tiene inoltre a chiarire che l’impianto non riguarda la tecnologia 5G, sulla quale ci pronunciamo sin da ora molto critici, in attesa di opportuni chiarimenti da parte delle autorità sanitarie competenti e in ragione del ‘principio di precauzione’, citato nell’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (UE), il cui scopo è garantire un alto livello di protezione dell’ambiente e della salute, grazie a posizione preventive in caso di rischio. Siamo e saremo sempre dell’opinione che le trasformazioni del territorio, come quelle del paesaggio, devono essere pianificate e partecipate per uno sviluppo sostenibile sia dal punto di vista ambientale che antropico. E siamo inoltre dell’opinione che le speculazioni politiche le dovremmo rinviare al post emergenza, ora il contributo di tutti è necessario per garantire ai nostri cittadini i minori danni possibili”.
Apr 08