Riceviamo e pubblichiamo una nota della dirigenza dell’Ospedale San Carlo di Potenza per fare chiarezza sulle modalità di gestione dell’emergenza sanitaria provocata da Coronavirus.
In merito alle accuse formulate nei confronti della Dirigenza dell’AOR S. Carlo circa la messa in servizio di guardia interdivisionale di professionisti non specializzati per l’assistenza dei pazienti affetti da Coronavirus, ci fa meraviglia che in un momento così difficile, legato ad una emergenza che non ha niente dell’ordinario, ci si concentri su particolari che non trovano alcun riscontro nei fatti.
Premesso che la guardia interdivisionale, già prima dell’emergenza COVID-19, era composta da infettivologi, pneumologi e reumatologi e che già per un buon periodo tale guardia è stata sdoppiata in, una composta solo da infettivologi e pneumologi ed un’altra da dirigenti medici del Dipartimento internistico con l’obbiettivo di permettere loro una integrazione progressiva sempre più rispondente ai requisiti specifici per affrontare questa nuova emergenza da COVID-19.
Fino al turno previsto a partire dall’08 Aprile, in più incontri, alla presenza dei Dirigenti e del Direttore del Dipartimento, sono state fornite informazioni e modalità sull’impegno da parte di ciascuno nella nuova turnazione e, soprattutto è stato chiarito loro che la presenza in guardia sarebbe stata la formula migliore per integrarsi ed acquisire skills specifici nella gestione complessiva di questi pazienti , tenuto conto che comunque ogni turno di guardia sarebbe avvenuto con la presenza costante di un infettivologo e di un pneumologo.
Questa è la reale formazione su campo, che, aggiunta a quella sulla vestizione e svestizione precedentemente acquisita, avrebbe reso l’integrazione la più sicura e qualificata per tutti i Dirigenti presenti nelle turnazioni previste dal contratto, senza dire che in siffatta emergenza è possibile il reclutamento e l’impiego addirittura di medici neolaureati per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza (Decreto Legge 9 marzo 2020,n.14).
In questi giorni, infatti, si sta procedendo all’assunzione di neolaureati e specializzandi che con entusiasmo aderiscono al dispositivo ministeriale sul CVOVID 19, offrendo la propria disponibilità a vasto raggio.
Sarà comunque cura della Direzione Medica di Presidio sostenerli in una esperienza emotiva molto forte e, nel caso dovessero esserci momenti ancora più critici, non ci sarebbe tensione da parte degli operatori e della Direzione stessa nell’offerta migliore, in una emergenza di siffatta natura, avendo perseguito il regolare decorso formativo e di integrazione.
L’auspicio è che nel tempo si badi, tutti, ad affrontare la Pandemia in corso con maggiore serenità.