In riferimento alle notizie pubblicate inerenti la Delibera con la quale si è dato mandato ad un Legale di tutelare gli interessi dell’Azienda Ospedaliera S. Carlo si chiarisce quanto segue:
Questa Direzione Generale sebbene costantemente attenzionata a livello personale, non ha mai ritenuto di rispondere a nessun attacco né si è avvalsa, a tale scopo, di alcun legale.
La situazione determinatasi negli ultimi giorni a causa dell’emergenza COVID-19 ha determinato una completa riorganizzazione delle risorse umane e strumentali che ha generato un fisiologico disorientamento nei dipendenti già provati dalla gestione della Pandemia in atto.
Orbene se sino ad oggi non si è mai risposto a nessun attacco, ancorchè di natura personale, nel momento in cui vengono coinvolti i medici e gli infermieri attraverso il giudizio sul loro operato, paventando, per assurdo, responsabilità sulle morti dovute al COVID 19, questa Direzione non si è potuta esimere dal tutelarne la dignità, la professionalità nonchè l’immagine dell’intera Azienda.
Nessuno può pensare di imbavagliare la sacrosanta libertà di critica, pensiero e di stampa ma, in egual modo nessuno può prendersi la libertà di sparare di fatto a zero sul personale dell’Azienda veicolando false informazioni quali, l’assenza di percorsi sanitari o l’adozione di dispositivi di protezione che inficerebbero la tutela della sicurezza di dipendenti e/o pazienti ignorando completamente gli sforzi che il management ha prodotto per reclutare tutto quanto fosse possibile in un mercato così alterato dalla domanda di tutte le aziende nazionali.
Per ciò che concerne la scelta di un legale, a tutela dell’Azienda e non certo del persona del Direttore Generale, la stessa riveste natura fiduciaria e, dopo aver incontrato difficoltà nel reperire la immediata disponibilità di altro avvocato, si è ricorso ad un legale di altro Foro, scelto tra coloro che avessero dato, in precedenza, disponibilità ad assumere l’incarico.
A tal proposito si specifica che al legale è stato affidato il compito di valutare se ci sia stata, tramite taluni scritti, una azione lesiva nei confronti dell’Azienda e dei suoi operatori.
Il momento è particolarmente difficile, ma viste le ripetute richieste sia verbali che scritte giunte alla Direzione da parte dei dipendenti, la stessa ha il dovere di supportare e tutelare la serenità, la dignità e la professionalità di chi letteralmente “butta il sangue” quotidianamente, senza batter ciglio e rinunciando sovente, ai contatti con i propri cari, rimanendo in servizio anche il sabato e la domenica come sta facendo anche, con non poche privazioni, la Direzione Strategica.
Se qualcuno sbaglia è doveroso che paghi, ma le parole, come diceva qualcuno, sono pietre e non si consentirà a nessuno di scagliarle, per ipotetici tornaconti personali, contro l’ultimo dei dipendenti del San Carlo.
Ad ogni buon conto con la finalità di rasserenare il clima reso pesante da facili speculazioni e neppure troppo velate illazioni sulla capacità del sistema sanitario regionale di gestire l’emergenza dovuta alla pandemia da COVID-19, con la presente si vuole offrire una lettura dei dati regionali e nazionali pur nella consapevolezza che la fredda logica numerica se può tranquillizzare la comunità lucana non lenisce di certo il dolore di chi ha perso un proprio caro e a cui questa azienda si stringe in modo particolarmente partecipe.
I dati aggiornati all’8 Aprile evidenziano per la Basilicata un tasso di letalità del virus pari al 4.71% che rappresenta a livello nazionale il risultato migliore, secondo solo alla regione Umbria, ben lontano, quindi , dal 13% circa della media di tutto il paese.
Tale risultato non può che essere il frutto di una strategia efficace che vede le Aziende territoriali e gli Ospedali lavorare sinergicamente per evitare un iperafflusso di pazienti che rappresenta uno dei fattori di criticità per la qualità delle cure ospedaliere.
A tal proposito, a difesa dei tanti uomini e donne di questa Azienda che stanno con generosità e professionalità dedicando tutti gli sforzi possibili per la cura e l’assistenza dei pazienti, preme evidenziare che, ad oggi, l’Ospedale San Carlo ha accolto 58 pazienti con malattia da COVID-19 , con quadri clinici variabili da sintomatologie di medio-bassa gravità a insufficienze respiratorie di grado elevato. Di tutti i ricoveri a tutt’oggi risultano ancora degenti 40 pazienti e , di questi , 9 con quadro clinico complesso in Terapia Intensiva e i rimanenti 31 nelle tre Unità Operative COVID-dedicate, in attesa di guarigione clinica.
I pazienti già dimessi per guarigione sono stati 5 mentre i pazienti deceduti sono stati 13, la maggior parte dei decessi (11) sono avvenuti in Terapia Intensiva in pazienti, quindi, con quadro clinico di maggiore compromissione.
In linea con i dati nazionali i pazienti deceduti sono per lo più di sesso maschile (77%) con una età mediana di circa 70 anni. Le donne decedute presentavano una età media di circa 79 anni .
Tutti i pazienti deceduti presentavano, all’ingresso, una insufficienza respiratoria e, in 8 casi su 13 una patologia cronica concomitante o fattori di rischio specifici quali l’obesità.
Un ringraziamento particolare va infine ai cittadini che quotidianamente stanno realmente supportando con azioni e testimonianze umane e materiali, l’Azienda Ospedaliera che non va dimenticato , indipendentemente da chi l’ha diretta, chi la dirige e chi la dirigerà, rappresenta un patrimonio comune per l’intera comunità lucana.
Questa azienda continuerà a prodigarsi per offrire il miglior servizio sanitario e umano possibile , nell’ottica del principio biblico che, chi salva anche solo una vita salva il mondo intero.