La decisione della direzione generale del San Carlo di valutare la possibilità di spostare sul terreno giudiziario il confronto con la Cgil e con i giornali che ne hanno diffuso critiche e rivendicazioni sulla gestione del Covid19 è un pessimo segnale che conferma l’esistenza di un brutto clima aziendale e di una manchevole dialettica sindacale. Lasciamo ad altri, più competenti di noi, l’Ordine e il sindacato dei Giornalisti, di sollevare e affrontare i temi della libertà di critica e del dovere costituzionalmente garantito di assicurare l’informazione più ampia e più completa. Noi preferiamo restare ai fatti. E i fatti ci dicono, che nonostante l’indiscutibile impegno personale e i generosi sforzi del management aziendale e medico, permangono molte criticità. Le abbiamo più volte segnalate, con i toni duri che la drammaticità dei problemi sollevati impone, ma sempre tenendoci lontani da attacchi ed offese personali. Eppure le nostre segnalazioni sono state lasciate cadere completamente nel vuoto.
Anche se, in molti casi, dalla formazione obbligatoria per il personale assegnato ai reparti Covid19 alla richiesta di adeguati DPI e al riconoscimento dell’indennizzo di rischio per le malattie infettive ci siamo limitati a chiedere semplicemente l’applicazione di leggi, norme contrattuali, decreti governativi.In un contesto di estremo stress il deterioramento delle relazioni sindacali e la frustrazione diffusa del personale sono ulteriori fattori critici da scongiurare a ogni costo. Facciamo quindi appello al senso di responsabilità della direzione strategica aziendale per lavorare assieme alla ricucitura di questo strappo, a partire dal confronto concreto sulle situazioni concrete che sono abbondantemente note. Tra gli istituti contrattuali esiste già il tavolo di “raffredamento”, attestato alla Prefettura, un passaggio che in più di un’occasione si è rivelato utile a ricondurre la dialettica sindacale alla sua funzione positiva e propositiva. In questo contesto di emergenza, chiediamo al presidente Bardi, che si è più volte orgogliosamente dichiarato “commissario” dell’emergenza Covid19, di promuovere un’urgente iniziativa istituzionale per rimettere intorno a un tavolo tutti gli attori del sistema sanitario lucano e così affrontare assieme e risolvere le persistenti criticità, venendo incontro ai bisogni del personale che con tanta generosità si sta spendendo in questa drammatica battaglia.
Apr 09