Mentre a Policoro la gente via social si ribella per l’installazione dell’ospedale da campo donato dello stato del Quatar all’Italia, a Pisticci il consiglio comunale chiede alla regione di aprire a Tinchi un ospedale Covid. Di seguito la nota inviata dal sindaco di Pisticci, Viviana Verri.
Il Consiglio Comunale di Pisticci, all’unanimità, con Deliberazione n. 2 del 02.04.2020, ha chiesto alla Regione Basilicata l’immediata riapertura dell’Ospedale “Angelina Lo Dico” di Tinchi, al fine di contrastare l’emergenza COVID-19 ed affrontare le criticità rilevate nelle ultime settimane dal sistema sanitario lucano.
La posizione, assunta all’esito di un lungo dibattito consiliare che ha coinvolto sia i membri della maggioranza che della minoranza in assise, è stata rimarcata dallo stesso Sindaco di Pisticci Viviana Verri: “La Regione Basilicata ha a disposizione una struttura recentemente ristrutturata, antisismica, con sale operatorie e stanze idonee ad ospitare i pazienti.
In Consiglio Comunale si è tenuto un confronto serio e costruttivo, in cui tutti i consiglieri, senza alcuna distinzione politica, hanno confermato la necessità di riaprire e valorizzare l’Ospedale di Tinchi, nell’ottica del superamento dell’emergenza e della tutela della salute dei cittadini, che è l’obiettivo per cui stiamo lavorando alacremente da settimane. L’azione di stimolo del Consiglio Comunale, verso la Regione Basilicata in primis, ma anche verso il Ministero della Salute, segue le strade che le stesse istituzioni centrali hanno tracciato.
Il Decreto Cura Italia, infatti, ha previsto che le Regioni possano attivare, anche in deroga ai requisiti autorizzativi e di accreditamento, aree sanitarie anche temporanee sia all’interno che all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private, o di altri luoghi idonei, per la gestione dell’emergenza COVID- 19, con la previsione di un fondo statale per l’effettuazione dei lavori che dovessero servire per rendere idonee le aree designate.
Non è, però, questa l’unica strada percorribile: con la Circolare n. 7865 dello scorso 25 marzo, infatti, il Ministero della Salute, rivolgendosi alle Regioni, ha sottolineato la necessità di reperire strutture esistenti da dedicare alla gestione dell’emergenza ospedaliera non COVID-19, per cui l’Ospedale di Tinchi sarebbe utilizzabile anche come struttura ospedaliera che, in quanto non direttamente coinvolta nella rete COVID-19, né in quella emergenziale NON COVID, può contribuire ad attività necessarie (es. raccolta sangue), nonché per la riprogrammazione dell’attività assistenziale nei confronti di pazienti che non possono interrompere il percorso di cura.
Tale soluzione permetterebbe il decongestionamento degli Ospedali di Matera e Policoro, prevenendo, così, il verificarsi di fenomeni di contagio tra sanitari e pazienti non in cura per il COVID-19, come purtroppo verificatosi in altre strutture sanitarie della Regione.
Insomma, sono diverse le soluzioni a disposizione della Regione Basilicata, che non può ignorare il grido d’allarme della comunità metapontina: in questo momento storico è fondamentale rafforzare la rete sanitaria lucana e l’Ospedale di Tinchi deve riacquistare la centralità perduta.
Per questo, ringraziando i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza per la unità e la collaborazione dimostrata, abbiamo inoltrato la delibera consiliare alla Regione e al Ministro della Salute On. Speranza, nell’auspicio che le autorità competenti sappiano e vogliano dare risposte concrete.