Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’associazione culturale Adriano Olivetti di Matera per il compleanno di Adriano Olivetti.
L’11 aprile del 1901 nasceva al ciabòt (in piemontese casetta di campagna), sulla collina di Monte Navale, presso Ivrea, Adriano Olivetti. Potremmo, per ricordarlo, parlare dell’imprendotore, dell’intellettuale, del politico;potremmo raccontare della sua vita tanto ricca e creativa, delle sue intuizioni imprenditoriali e dei contrasti interni alla fabbrica, della fondazione del movimento Comunità, dell’architettura o della pianificazione territoriale, delle iniziative editoriali, senza peraltro esaurirne la complessa personalità. Preferiamo invece, più semplicemente, in questo grave momento di segregazione forzata, ricordarlo citando un passo del suo libro “Città dell’uomo”, che dice:” Nella millenaria città della terra, il contadino guardando le stelle, poteva vedere Iddio, perchè la terra, l’aria, l’acqua, esprimono in continuità uno slancio vitale…Per questo il mondo moderno, avendo richiuso l’uomo negli uffici, nelle fabbriche, vivendo nelle città tra l’asfalto delle strade e l’elevarsi delle gru e il rumore dei motori e il disordinato intrecciarsi dei veicoli, rassomiglia un poco ad una vasta, dinamica, assordante, ostile prigione dalla quale bisognerà, presto o tardi, evadere…”