Il presidente Paolo Emilio Stasi e i soci del Circolo La Scaletta di Matera esprimono cordoglio per la scomparsa del pittore e scultore di origine napoletana Lucio Del Pezzo, avvenuta ieri a Milano all’età di 86 anni. Di seguito il ricordo del socio fondatore, Michele De Ruggieri legato all’artista da una profonda amicizia.
Lucio Del Pezzo, napoletano di Matera, come ogni tanto si definiva, è morto dopo una vita dedicata all’arte in maniera totale.
Lucio venne nella nostra città già nel 1953 in occasione di una collettiva organizzata da Lucio Marconi e poi tornò nel 1960 per presentare le sue ultime opere al Circolo La Scaletta di via Lucana.
Con Franco Palumbo e con Vincenzo Baldoni rafforzò in maniera forte il legame con il territorio lucano e invece di tornare a Napoli si fermò per qualche anno a Matera. In un primo momento fu ospitato nella soffitta della abitazione di mio padre, dove, tra le altre opere, ideò e realizzò il grande tondo per la chiesa di Sant’ Antonio in Stigliano in cui sono raccontate per immagini le storie del Santo.
Poi si trasferì nel sasso Caveoso, in via Buozzi 118, e quindi in una piccola casetta del borgo La Martella insieme a Puccio Alfano, altro artista che lo aveva raggiunto da Napoli e che si fermò per molto tempo a lavorare a Matera.
A Matera Lucio aveva poi ritrovato Ginetto Guerricchio con il quale aveva vissuto anni di studio e di giovanili avventure nel periodo di comune presenza all’Accademia d’Arte di Napoli.
A La Martella ebbe modo di eseguire ceramiche e fusioni in piombo sia per incarichi privati, come l’agenzia Lionetti, e sia per enti pubblici come l’Istituto Case Popolari. In via nazionale disegnò e fece realizzare la cancellata della caserma della Forestale.
Dopo il soggiorno materano Del Pezzo mostrò le sue opere a Spoleto e incontrò, in quella occasione, il gallerista Schwarz che lo convinse a trasferirsi a Milano.Fu l’inizio di una carriera segnata da tappe sempre più prestigiose.
A noi, amici materani, rimane certo il rimpianto della dipartita, ma certo anche la certezza che il ricordo rimarrà perenne.
Soprattutto, le opere lucane di Lucio ricorderanno per sempre le impronte della sua creatività.