Si è svolta in mattinata la protesta pacifica preannunciata da Legambiente per sensibilizzare anche la comunità murgiana sullo stato in cui versa il torrente Gravina: una trentina di manifestanti si sono dati appuntamento presso la stazione di Villa longo a Matera per dirigersi alla volta di Altamura, precisamente contrada Sgarrone.
Giunti sul posto assieme ai giornalisti, tutti hanno potuto constatare lo stato in cui versa il torrente: prima dello scarico delle acque reflue il torrente dimostra di avere una biodiversità e forme di vita proprie del nostro ecosistema, superato lo scarico il torrente si trasforma in un canale di fogna a cielo aperto, pieno di schiuma e acque maleodoranti che fanno da cornice ad uno scorrere di assolutamente privo di vita e ad uno scenario devastante per l’ambiente.
Roberto Cifarelli ha raccolto un campione delle acque in un ampolla proprio nel punto in cui iniziano i problemi con destinazione un laboratorio d’analisi certificato che ne determini la gravità del problema.
Tappa successiva è stato il presidio nella piazza sottostante il palazzo municipale e l’incontro tra la stampa, i rappresentanti delle associazioni intervenute e il sindaco di Altamura.
Roberto Cifarelli ha consegnato al sindaco un mappa tracciata a mano sul percorso dello Jesce, fino a confluire nel Bradano e quindi insieme agli altri affluenti finire tutti nello Jonio. Poi ha sottolineato che non è un problema solo di Altamura, ma che il depuratore pugliese rappresenta uno dei problemi satelliti che uccidono le biodiversità dei torrenti che attraversano la gravina, compromettendo seriamente la vita nel Bradano e la qualità delle acque nel metapontino.
Il Sindaco Mario Stacca ha confermato di essere a conoscenza del problema e di non averlo mai sottovaluto dall’inizio del suo mandato. Ha però sottolineato di aver incontrato gli stessi problemi dell’ente parco e del sindaco di Matera, cioè la difficoltà di identificare le varie responsabilità per chiedere di operare sulla problematica al fine di risolverla.
Obiettivo comune raggiunto a fine riunione, è stato quello di attivare una sinergia comune, sottoscrivendo un impegno tra le parti coinvolte dal problema, al fine di unire le forze per risolvere un problema che da oltre 25 anni viene rimandato con scarichi di responsabilità e ulteriore peggioramento del nostro ambiente di anno in anno, ambiente di cui il nostro territorio fa vanto e invita i turisti a visitare!
Debora Desio