Sanità Futura realizza webinar lucani aperti, un misto tra un’assemblea interattiva e una tv on line per mantenere “correttamente” informati sul Coronavirus in Basilicata. Il secondo webinar è previsto per questo sabato 18 aprile 2020 alle ore 17,30, è possibile registrarsi al sito www.sanitafutura.org e sarà “trasmesso” in live su Facebook e youtube.
L’argomento del secondo webinar è tutt’altro che scontato e sicuramente il più discusso: la cosiddetta fase 2 di ripartenza, sia pure graduale. Circola il pensiero che la Basilicata, per i suoi numeri “bassi” (rispetto alle altre regioni e alla media nazionale) di positivi, di contagiati in terapia intensiva e di decessi, possa diventare una sorta di laboratorio di sperimentazione per un sistema di “gestione” del contagio e della ripartenza. Una ipotesi che potrebbe essere nient’affatto “strampalata” e che però andrebbe approfondita, pianificata e governata.
Nei fatti, in questi giorni, è la Lombardia ad accelerare sulla ripresa, sia pure con una serie di precauzioni, con il rischio del temuto ritorno dei contagi che resta sullo sfondo.
Una strategia riassunta e poggiata sulle “quattro D”.
DISTANZA – È la prima delle quattro «D» individuate dalla regione Lombardia per la ripartenza. Dovrà essere sempre garantito un metro di sicurezza tra le persone, sia al lavoro sia nei negozi;
DISPOSITIVI – Tutti dovranno indossare i dispositivi di protezione, guanti e mascherine, per uscire e per andare a lavorare, considerati fondamentali per evitare che la curva dei contagi torni a salire;
DIAGNOSI – L’idea è quella di eseguire decine di migliaia di test sierologici al giorno a partire dalle categorie e dalle aree più esposte, inclusa ovviamente la città di Milano;
DIGITALE – Sarà obbligatorio lo smartworking. Le aziende che possono organizzare il lavoro da remoto dovranno continuare a prevedere questa modalità per i dipendenti per limitarne la circolazione.
L’atteggiamento di cautela del Presidente Bardi.
E’ sicuramente l’ultima ordinanza emessa dal nostro presidente (la n. 18 del 15 aprile) a confermare l’atteggiamento di cautela che ci ha contraddistinto finora e che sicuramente ha contribuito a mantenere i numeri bassi nella triste classifica nazionale del Covid-19. Non solo perché si corre ad abbassare il rischio che i prossimi ponti di primavera – sabato 25-domenica 26 aprile; venerdì 1 maggio – domenica 3 maggio – possano rappresentare la tentazione per allentare la presa sui comportamenti, le distanze di sicurezza e le norme igienico-sanitarie, ma anche perché nella totale incertezza rappresentata dalle ancora insufficienti conoscenze su questo virus, l’unica arma efficace resta quella dei comportamenti “controllati”.
Gli aspetti sanitari, organizzativi, economici, giuridici, sociali e di sicurezza pubblica.
Sanità Futura ha ripreso le parole di un comunicato dell’Associazione Luca Coscioni e tenta di farle proprie: “La “riapertura”, infatti, non è un fatto emergenziale imprevisto, ma una necessità che deve essere programmata sulla base di informazioni reali e obiettivi precisi e misurabili (incertezze incluse). Esiste ovviamente un ampio margine di imprevedibilità che riguarda la diffusione del virus, ma su questo, così come sull’efficacia di mascherine, test, tamponi, il parere e le previsioni degli epidemiologi e dei medici -consultati attraverso procedure trasparenti, non sulla base di ciò che dicono in televisione – devono prevalere su qualsiasi considerazione politica, incluso il paternalismo consolatorio e allarmistico dietro cui ci si nasconde.”
“Su tutto il resto però, no: non sono gli epidemiologi a dover decidere. Sul come e quando sarà messo in sicurezza il personale sanitario, con dispositivi e test. Su quali settori produttivi riaprire per primi, quali tipologie di posti di lavoro sbloccare, quali misure di sicurezza e di controllo saranno da applicare, quali indicatori saranno da utilizzare per verificare i risultati dei provvedimenti presi: su tutto questo, deve decidere la politica.”
In questo scenario molto complesso Sanità Futura – dopo il primo webinar dedicato all’emergenza economica da Coronavirus – ha organizzato per sabato 18 aprile (ore 17,30) un secondo webinar aperto all’intera comunità lucana proprio sul tema della ripartenza che dovrà necessariamente essere un’esperienza di vera e propria convivenza con il virus.