Coronavirus, screening per i lavoratori Dalmine Logistic Solutions di Potenza, Uilm Basilicata: “Primo esempio in regione”. Di seguito la nota integrale.
Il 17 Aprile 2020, si è tenuto in Dalmine LS, storica azienda operante nell’area industriale di Potenza, una riunione tra la Direzione aziendale, Rspp e la Rls di stabilimento Pagano Salvatore; per discutere della richiesta inoltrata dalla Rls circa la possibilità di richiedere – quale misura preventiva aziendale anti Covid 19 -l’effettuazione di Screening da Covid 19 per tutti i lavoratori della DalmineLS.
La DalmineLS sarà la prima azienda in Basilicata, ed e’ tra le prime in Italia, a condividere, e soprattutto dimostrare come sia oggettivamente possibile coniugare sicurezza e lavoro attraverso uno screening da Covid 19, richiesto a gran voce da milioni di lavoratori, basato sull’effettuazione di test sierologici e/o attraverso tampone oro-faringeo Covid 19.
La richiesta, cosi come previsto dalla norma, è stata già indirizzata agli organi competenti e dunque i lavoratori della DalmineLS , tenuto conto della prassi e delle relative tempistiche istituzionali, in maniera volontaria potranno aderire allo Screening a tutela della propria vita e di riflesso di quella delle proprie famiglie.
A differenza di tanti e lunghi confronti, di natura diversa, che quotidianamente appassionano le Parti nelle varie aziende, questa volta la richiesta inoltrata dalla Rls della Dalmine LS ha subito ricevuto il benestare del legale rappresentante Giancarlo Cammi che prontamente si è adoperato affinché si potesse avviare l’iter previsto e inoltrare la richiesta all’Asp di Potenza e alle altre istituzioni regionali.
Dunque, convergenza simbiotica che inorgoglisce tutti, alla luce della necessita’ comune di mettere in campo un’azione concreta che vada nella direzione di garantire il diritto alla vita di tutti i lavoratori.
Sono trascorsi due anni, da quel 17 Aprile 2018, che vide la tragica scomparsa di Carmine Picerni, morto prematuramente in una giornata di “normale” lavoro, e noi come UILM non solo porgiamo la nostra vicinanza alla famiglia ma in questi due anni abbiamo cercato di fare il “massimo”affinchè simili tragedie non accadano o riaccadano in futuro.
Tanto è stato fatto e tanto si farà affinché la sicurezza dei lavoratori non sia uno “slogan” ma una condizione di “fatto” all’interno dei luoghi di lavoro.
Ci troviamo di fronte ad una sfida diversa, terribile, un nemico invisibile, che dobbiamo combattere con straordinarie sinergie ma soprattutto con azioni concrete come quella posta in essere all’interno della Dalmine LS che sicuramente va nella giusta direzione.
Ora tutti insieme tempesteremo le autorità competenti affinché le prassi e le tempistiche siano consone e rispettose del diritto alla vita.