“Utilizzare gli operai idraulico forestali per coprire alla carenza di manodopera agricola, causata dal coronavirus, così da favorire la manodopera regionale ed evitare eventuali contagi dall’esterno”. E’ la richiesta avanzata dalla Coldiretti Basilicata in una lettera al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. “Una delle emergenze che sta compromettendo sia le coltivazioni che i raccolti è proprio l’assenza di lavoratori, in buon numero extracomunitari – scrive il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani – e l’impiego di operai idraulico forestali ex mobilità, porterebbe non pochi benefici”. Se venisse accolta la proposta della confederazione agricola lucana “le aziende agricole avranno a disposizione la manodopera di cui necessitano – continua Pessolani – non solo per completare i cicli produttivi ma anche per evitare che le stesse possano perdere fette di mercato con ripercussioni deleterie che possono addirittura compromettere la stessa sopravvivenza delle aziende. Inoltre i lavoratori avrebbero la possibilità di ottenere da subito un reddito, nonché la concreta aspettativa del raggiungimento di un numero sufficiente di giornate lavorative annue che gli assicurino le tutele previdenziali ed assistenziali connesse”. I benefici ci sarebbero anche per la Regione Basilicata che ” ad emergenza sanitaria cessata, nel programmare le attività idraulico-forestali del 2020 – evidenzia il presidente della Coldiretti lucana – andrebbe a risparmiare in quanto le giornate lavorative che gli addetti andranno a svolgere in favore delle aziende agricole verrebbero computate per il raggiungimento, da parte dei singoli lavoratori, del numero di giornate assicurate nel 2019 e, quindi, con conseguente riduzione delle attività non essenziali dal progetto stesso e suo conseguente ridimensionamento anche in termini finanziari”. Ma non solo. “La Regione potrà destinare all’emergenza quanto andrà a risparmiare con il ridimensionamento, nei termini sopra esposti, delle attività di forestazione” aggiunge Pessolani. Quanto alle modalità operative di reclutamento, “al fine di assicurare il massimo rispetto sia della normativa nazionale, “il personale verrebbe impegnato prioritariamente nello stesso comune di residenza attingendo agli elenchi degli idonei alle mansioni che il Consorzio di Bonifica della Basilicata potrà mettere a disposizione delle aziende interessate. Naturalmente, nel rappresentarle l’urgenza che le aziende hanno di disporre di manodopera, siamo a disposizione per eventualmente approfondire e meglio definire i termini di un accordo – conclude Pessolani – che potremmo condividere e sottoscrivere unitamente alla altre organizzazioni professionali semprechè, come riteniamo, favorevoli all’iniziativa”.
Apr 18