Silvana Bianculli, responsabile Giustizia di Forza Italia per la provincia di Matera, chiede che il Parlamento approvi l’emendamento presentato da Forza Italia al Decreto Cura Italia per la modifica di “Norme in materia di esame all’abilitazione della professione forense” a seguito dell’emergenza Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
Come responsabile Giustizia di Forza Italia Matera, non posso che evidenziare la tempestività dell’intervento politico del partito che, in un momento unico, di grande difficoltà del Paese, esprime vicinanza e sensibilità nei confronti dei tanti giovani laureati in giurisprudenza che, dopo aver ottenuto la laurea, loro malgrado, si trovano ad affrontare il rischio di un blocco per il prosieguo dell’iter professionale.
La senatrice Sandra Lonardo ha reso noto il 14.04.2020 di aver presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia per avere informazioni circa la conclusione delle prove scritte dell’esame forense 2019 e circa l’esame di abilitazione forense 2020.
Il gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati con la motivazione “… ad oggi i tempi di prosecuzione della verifica dei temi redatti dai candidati sono ancora incerti e la ripresa dei lavori non è ancora determinabile…”, ha presentato un emendamento al Decreto Cura Italia.
Dopo l’art. 85, è aggiunto l’art. 85 – bis “Norme in materia di esame all’abilitazione della professione forense”.
1.- In considerazione delle eccezionali difficoltà organizzative connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, per la sessione 2019/2020 tutti i candidati all’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione forense che abbiano sostenuto le prove scritte sono ammessi alla prova orale. La correzione delle prove scritte in corso, per gli effetti, è sospesa.
2.- Le materie e le competenze oggetto di valutazione nelle prove scritte sono valutate nell’ambito e secondo i criteri della prova orale.
Fermo quanto previsto per la prova orale, ai fini del positivo superamento dell’esame il candidato dovrà riportare almeno la sufficienza in due delle valutazioni relative alle materie e competenze in questione…”.
Confidiamo che il Parlamento, a larga maggioranza, approvi tale modifica per non penalizzare ulteriormente coloro che sicuramente rappresentano una risorsa importante per l’Italia.