Sono state accolte ormai da quattro mesi, dal giudice del lavoro, gli otto ricorsi per decreto ingiuntivo, nei confronti dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza.
La vicenda nasce per via del mancato pagamento delle spettanze maturate daotto medici a seguito di prestazioni lavorative effettuate nell’anno 2018, rese in regime libero professionale presso il Pronto Soccorso Attivo dell’Ospedale di Villa d’Agri, nonostante le autorizzazioni preventive ad effettuare i turni di servizio, al fine di scongiurare la chiusura del suddetto reparto durante il periodo estivo.
Più volte la UIL FPL in nome e per conto dei suddetti professionisti è intervenuta per dirimere benevolmente la vertenza ma, nonostante i ripetuti solleciti scritti e verbali e le successive diffide legali, l’Azienda Ospedaliera, anziché pagare le spettanze, ha iniziato un “rimpallo” con l’ASP di Potenza, attribuendogli le responsabilità essendo i lavoratori suoi subalterni all’epoca dei fatti.
Da qui la necessità di rivendicare le spettanze in Tribunaleche, inben otto occasioni,hanno trovato accoglimento dai Giudici della Sottosezione Lavoro di Potenzache hanno dato torto al San Carlo ingiungendolo di pagare immediatamente le competenze oltre rivalutazione e interessi, nonché le spese dei procedimenti, concedendo addirittura la provvisoria esecuzione del decreto, ex. Art. 642c.p.c.
Nonostante nessuna opposizione sia stata fatta ai suddetti Decreti da parte del Nosocomio, gli otto medici, ancora oggi non hanno ricevuto le spettanze al punto da costringere la UIL FPL a dare mandato all’Ufficio Vertenze per avviarela cosiddetta “procedura esecutiva”, ovvero il pignoramento nei confronti del S. Carlo.
E’ del tutto evidente che, l’attivazione della suddetta procedura sommata alle precedenti, comporterà un ulteriore aggravio di spese che il S. Carlo dovrà inevitabilmente accollarsi e che andranno ad imputarsial bilancio pubblico. Un vero e proprio capolavoro del risparmio al contrario.