Uil Fpl ha inviato una lettera alla Regione Basilicata per chiedere che vengano attuate tutte le misure per la sicurezza per i lavoratori in servizio in vista della fase 2 che scatterà dopo il blocco causato dall’emergenza Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
Oggetto: Emergenza Coronavirus: sicurezza per i lavoratori in servizio.
Anche come UIL FPL esprimiamo soddisfazione per il passaggio a tempo pieno dei 58 lavoratori regionali a part-time, ma precisiamo che questo obiettivo è stato il frutto dell’impegno di tutto il sindacato confederale,perciò non ci aggiungiamo a questa corsa alle primogeniture, anche perché dal Governo regionale aspettiamo la soluzione e altre problematiche ancora sospese e che riguardano la gestione del personale. Adesso però dobbiamo focalizzare l’attenzione su come uscire da questa emergenza determinata dalla diffusione del Covid-19.
In questi giorni si discute su come e quando riprendere e continuare le attività lavorative. Indicativamente si guarda alla data del 4 maggio. Ovviamente questo processo coinvolge anche gli uffici pubblici.
In previsione di ciò, la UIL FPL chiede all’amministrazione regionale di adoperarsi da subito per mettere su un piano organizzativo del lavoro negli uffici che garantisca e coniughi il funzionamento delle strutture con la tutela della salute dei lavoratori.
Bisogna valutare se e come continuare ad utilizzare il lavoro agile, quanti lavoratori dovranno rientrare in sede, quando e come consentire l’accesso al pubblico.
Ciò implica una utilizzazione adeguata degli spazi disponibili (quanti lavoratori possono stare in una stanza?), la distribuzione puntuale di mascherine, guanti ecc.. ai lavoratori, la sanificazione dei locali. Inoltre i lavoratori dovranno essere sottoposti a controlli sanitari preventivi e costanti, cosa analoga va fatta in quelle strutture in cui operano dipendenti della Regione come la Biblioteca di Matera (lo scambio di volume potrebbe essere fonte di contagio). Occorre sanificare il parco auto e tutte le sedi periferiche e mettere in sicurezza anche i dipendenti pendolari.
Altrettanto importante è stabilire le modalità di acceso al pubblico.
La UIL FPL ritiene che bisogna riaprire alcune sedi periferiche dell’amministrazione regionale (Muro Lucano, Tricarico, Tursi, ecc.). La chiusura di queste sedi, come di altri enti come comunità montane e province, purtroppo non è stata una scelta felice. Sono stati tolti presidi istituzionali sul territorio che andavano riformati ma non chiusi. L’apertura di queste sedi, oltre ad essere utile ai cittadini, riduce drasticamente la mobilità dei lavoratori e degli utenti, cosa strategica per prevenire la diffusione delle epidemie. Inoltre, per tutte quelle attività prettamente gestionali, si eviterebbe di far affluire numerosi utenti presso gli uffici della sede centrale.
La UIL FPL ritiene, pertanto, che i dirigenti degli uffici ed i dirigenti generali dei dipartimenti debbano ripiegarsi subito per elaborare un piano organizzativo di lavoro finalizzato ad individuare le modalità di riapertura degli uffici, il personale che deve rientrare, quanti giorni lavorativi deve rimanere in sede o in lavoro agile, se e come può essere consentito l’accesso al pubblico, come utilizzare le sedi periferiche eventualmente anche con la riapertura di alcune che sono state chiuse. Detto piano deve contenere anche indicazioni sui comportamenti dei lavoratori e del pubblico, oltre agli obblighi per l’amministrazione di provvedere ad adottare tutti i provvedimenti tesi a garantire la sicurezza ai lavoratori.