Riportiamo di seguito l’intervento dell’assessore alle infrastrutture e mobilità, Donatella Merra, sulla ripartenza del trasporto pubblico locale nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus.
Prima dell’emergenza abbiamo scritto una delle pagine più importanti degli ultimi 25 anni della storia del trasporto in Basilicata con l’approvazione definitiva del Piano regionale dei trasporti di bacino e l’avvio delle procedure di gara. Abbiamo segnato il futuro, ma abbiamo innanzitutto avuto cura di questo delicatissimo presente.
Dall’inizio dell’emergenza coronavirus, la Regione ha elaborato ordinanze che hanno consentito la riduzione del servizio di trasporto, riduzione che ha seguito di pari passo la riduzione o la chiusura delle attività industriali. A partire dal primissimo provvedimento adottato il 12 di marzo, una delibera di giunta che prevedeva un aumento delle corse operaie per abbassare il rischio di contagio da sovraffollamento, percorrenze aggiuntive ricavate dalle corse scolastiche interrotte. Tutto ciò avvenne prima ancora che si adottassero le ordinanze di riduzione del servizio a livello nazionale, in maniera autonoma e prima di tutte le altre Regioni.
In linea con le interlocuzioni tecniche nazionali attraverso le quali ancora in queste ore si stanno definendo le linee guida che le Regioni dovranno seguire per affrontare la ripresa delle attività produttive, stiamo pianificando prime azioni da attuare a partire dal prossimo 27 aprile, data in cui l’FCA ha annunciato una ripresa sperimentale delle attività che durerà fino al 4 di maggio.
Per questa settimana non si prospetterà quindi quella pressione di massa sui mezzi di trasporto, che in molti paventano, piuttosto invece si annunciano problemi di dispersione da fronteggiare, considerato che i pochi operai si muoveranno comunque dai punti più disparati della regione. Il vero nocciolo della questione sarà quindi quello di organizzare un ripresa graduale dei servizi, garantendo da subito la richiesta di capillarità del servizio. Questa settimana di ripresa che possiamo definire sperimentale e propedeutica da parte di FCA servirà quindi a riprogrammare e riorganizzare l’assetto del trasporto pubblico locale che dovrà accompagnare di pari passo la fase di ripresa delle attività, considerando che tutte le attività concernenti la filiera automobilistica, ferme dall’11 marzo scorso, dipenderanno anche dall’andamento del mercato dell’automobile, oltre che dalle direttive nazionali.
La Regione formalizzerà rapidamente, seguendo l’evolversi delle indicazioni del governo nazionale, ad oggi ancora del tutto embrionali, precise indicazioni operative alle aziende su come poter gradualmente incrementare le linee di trasporto, controllando l’affollamento delle stesse.
La speranza è di poter conoscere il prima possibile dal Governo fermi principi di accesso ai mezzi di trasporto, sia in termini di dotazione di dpi, sia in termini di gestione del flusso e di sanificazione degli ambienti.
E’ importante sottolineare che nella seconda fase dell’emergenza l’osservanza di ogni prescrizione regionale o nazionale sarà la base di partenza affinché, anche attraverso il diligente e responsabile operato delle aziende di trasporto, si possano garantire requisiti di sicurezza elevati. Riconosco che il trasporto è il settore per eccellenza dove la percezione del”pericolo” in termini di sicurezza dei passeggeri in questo momento è profondamente amplificata. Nonostante ciò la Regione ha saputo controllare e governare il servizio sino ad oggi e lo farà nel futuro.