Il PD Bernalda e Metaponto in una nota chiede alla Regione Basilicata di autorizzare il Comune di Bernalda all’avvio dei test sierologici sul proprio territorio per contenere i contagi da Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
Mentre l’Italia si prepara a mappare entro fine aprile un campione tra i 150 e i 200 mila cittadini (tra i 6 e i 90 anni) per vedere qual è la percentuale della popolazione immune al Sars-CoV-2, crescono le curiosità e i dubbi dei cittadini per capire come funzionano i test sierologici, come si eseguono, cosa ‘misurano’ esattamente e soprattutto se sono contributo al ‘lasciapassare’ per accedere alla fase 2 e uscire dal lock-down.
L’Amministrazione Comunale di Bernalda e Metaponto ha avviato una procedura pubblica per l’avvio di questa indagine tramite test sierologici nella nostra comunità, ma la Regione Basilicata frena la procedura. Il dibattito in merito è acceso e la comunità sembra coesa e favorevole all’azione intrapresa dal Sindaco. Non è sicuramente questo il momento di alimentare le polemiche e siamo consapevoli che, su questioni delicate e altamente scientifiche, neanche il gradimento della cittadinanza può essere la prova matematica della correttezza dell’operato amministrativo in questa fase delicata ed emergenziale. Delle precisazioni però potrebbero far bene a tutti soprattutto in prospettiva futura. Mettere in dubbio il rispetto delle regole da parte del Sindaco o dell’amministrazione stessa nonostante un operato egregio, di massimo profilo istituzionale, di avanguardia e prospettiva oltre che di totale collaborazione con l’ente regionale, nazionale e relativa task force non è solo provare ad accendere una polemica utile a nessuno ma farlo basandosi su congetture artificiose e infatti puntualmente smentite dalle recenti precisazioni della nostra amministrazione. La comunità di Bernalda e Metaponto e chi la guida, senza badare agli schieramenti elettorali, oltre a far registrare un bassissimo numero di contagi è oggetto di complimenti per comportamento e atteggiamento ispirandosi a modelli virtuosi nazionali nella sana ambizione di esserlo a sua volta.
La comunità tutta, insieme a alle altre lucane, è stata forte e mai sopra le righe nonostante un coordinamento regionale non sempre impeccabile, nonostante i clamorosi e rumorosi scivoloni sui medici di base proprio alla vigilia dell’accertamento di un caso COVID-19 nel nostro Comune di un medico di famiglia. In quelle occasioni non abbiamo percepito disagio da parte di chi oggi sembra lamentarsi. Fortunatamente è stata sempre evitata qualsiasi dispersione di energie in dibattiti sterili da parte di chi ci amministra e bisogna dare atto al Sindaco Tataranno di aver sempre mantenuto fermezza e capacità risolutiva, di aver saputo infondere sicurezza e fiducia a tutta la cittadinanza collaborando e senza interferire con la Regione ma spesso anticipandola nelle raccomandazioni e dove possibile nelle misure cautelative e restrittive durante un lock-down che ci vede ancora oggi in trincea e necessariamente uniti. Proprio per questo l’invito, la richiesta di garbo e non l’obbligo regionale di sospendere l’indagine epidemiologica è stato prontamente accolto proprio mantenendo quel profondo spirito di collaborazione necessario anche per prepararsi ed affrontare la futura FASE 2. Siamo tutti consapevoli dei limiti dei test sierologici ma potrebbero realmente essere uno strumento utile di valutazione e consapevolezza per la gestione delle future fasi oltre che per la ricerca a cui tutti oggi guardano speranzosi per l’individuazione del vaccino contro l’attuale pandemia.
A questo punto, il nostro circolo ha deciso di mettersi in gioco, di provare a superare il divario digitale e sperimentare le piattaforme on line tutte per confrontarci, discutere insieme, attivarci e aumentare il senso di unione e coesione. Questo periodo lo supereremo solo con pazienza e resilienza, ma ci vuole coraggio! Abbiamo deciso così di avviare un sondaggio tra iscritti e simpatizzanti, ma ovviamente aperto a tutti, per definire e magari promuovere un approfondimento ed arrivare ad una posizione condivisa, partecipando rispondendo a delle semplici domande.