Tornano a salire un po’ le vittime (333), decrescono le persone attualmente malate (-290), un po’ più alto il rapporto di casi positivi rispetto al numero di tamponi eseguiti (pochi). Ma per la prima volta dal 16 marzo le persone in terapia intensiva scendono sotto le 2.000, e si sono dimezzate rispetto al 3 aprile, il picco più alto di posti letto occupati (4.068)
Le 1.851 persone ricoverate in terapia intensiva il 16 marzo rappresentavano l’8% dei malati in quel momento: quasi 1 su 10 finiva in terapia intensiva. Oggi in terapia intensiva ci sono meno del 2% dei malati. Sintomo che la situazione del sistema sanitario è più sotto controllo, che le terapie che si sono messe a punto sono più efficaci e che la malattia viene scoperta e trattata prima, evitando di degenerare. Se oggi avessimo l’8% dei malati in terapia intensiva, sarebbero oltre ottomila persone, un livello non sostenibile per la sanità italiana.
La stessa proporzione può essere fatta con i ricoverati non in terapia intensiva. Oggi sono il 20% (più di 20mila) del totale dei positivi, il 16 marzo erano il 50% (circa 13mila).
Dei 1.739 tamponi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono in Lombardia, con 590 nuovi positivi (il 33,9% dei nuovi contagi). Tra le altre regioni più colpite dal coronavirus, l’incremento di casi è di 278 casi in Piemonte, 212 in Emilia Romagna, di 108 in Veneto, di 32 in Toscana, di 154 in Liguria e di 83 nel Lazio.
I dati del nuovo bollettino della Protezione Civile riportano un calo delle persone ricoverate. In terapia intensiva si trovano oggi 1.956 persone, 53 meno di ieri. Sono ancora ricoverate con sintomi 20.353 persone, 1.019 meno di ieri. In isolamento domiciliare 83.504 persone (+782 rispetto a ieri).
Nelle ultime 24 sono morte 333 persone (ieri le vittime erano state 260), arrivando a un totale di decessi 26.977.
I guariti raggiungono quota 66.624, per un aumento in 24 ore di 1.696 unità (ieri erano state dichiarate guarite 1.808 persone).
Il calo dei malati (ovvero le persone attualmente positive) è stato pari a 290 unità (ieri erano cresciuti di 256) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 1.739 (ieri 2.324).
Questi due dati vanno sempre analizzati considerando il fatto che sono strettamente collegati al numero di tamponi fatti. Oggi sono stati fatti 32.003 tamponi (ieri 49.916). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 18,4 tamponi fatti, il 5,4%. Negli ultimi giorni questo valore è stato in media del 4,4%.
Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è 199.414.