Mancata erogazione bonus 100 euro per lavoratori ospedale San Carlo, intervento Consiglieri regionali Carlucci, Perrino e Leggieri (M5s). Di seguito la nota integrale.
Consiglieri regionali Carlucci, Perrino e Leggieri (M5s): “Si faccia chiarezza sulla presunta mancata erogazione del bonus 100 euro previsti dal D.L. “Cura Italia” ai lavoratori dell’AOR San Carlo”.
I lavoratori dell’Azienda Ospedaliera San Carlo hanno continuato a lavorare durante l’emergenza sanitaria in atto a causa della pandemia da Covid-19 senza mai esimersi, curando pazienti e salvando vite, con professionalità e sacrificio, sacrificando spesso le relazioni familiari e esponendosi a rischi acuiti da talune carenze manifestate nella disponibilità di idonei dispositivi di protezione individuale. Gli operatori sociosanitari dell’AOR San Carlo, come tutti gli operatori sociosanitari lucani, sono stati sottoposti in queste settimane di emergenza ad un’enorme pressione supplementare di stress lavorativo e psicologico. Tutti noi abbiamo elogiato la loro dedizione, il loro senso di responsabilità, li abbiamo definiti eroi.
Gli eroi sicuramente vanno ammirati, elogiati e premiati: certamente non presi in giro. Quello che purtroppo sembrerebbe essere accaduto agli “eroi” dell’AOR San Carlo.
Secondo quanto riportato dal sindacato FP CGIL, CISL FP e UIL FPL parrebbe che l’Azienda Ospedaliera San Carlo non abbia provveduto all’applicazione delle tariffe delle prestazioni aggiuntive preesistenti agli operatori addetti ai Covid-19, i quali nella loro busta paga di aprile, al posto dei 100 euro previsti dal Cura Italia avrebbero trovato la beffa dello straordinario “sottopagato”.
Ci troveremmo di fronte ad una nuova triste puntata del caos amministrativo di cui si sarebbe reso protagonista ancora una volta il Direttore Generale, Barresi, oggi diventato un “casus belli” all’interno di una maggioranza di centrodestra. Una maggioranza che, in piena epidemia, spreca energie e tempo preziosi per accapigliarsi pubblicamente, creando nell’opinione pubblica lucana un senso di ulteriore disorientamento e precarietà.
Ricordiamo che il “casus belli” Barresi troverebbe origine proprio nella sua nomina (probabilmente illegittima) fatta del centrosinistra nella precedente legislatura (la decima) a tempo abbondantemente scaduto. Il M5S Basilicata, sin da subito, ha chiesto che fosse revocata: ma così non è stato anche con l’insediamento del nuovo governo regionale di centrodestra. Anzi, con l’undicesima legislatura è iniziata una vera e propria pantomima con protagonisti davvero inaspettati.
Durante una seduta di Consiglio Regionale dello scorso dicembre abbiamo assistito alla paradossale richiesta di rimozione di un Direttore Generale (Barresi, appunto) da parte dello stesso centrosinistra che lo aveva nominato (a firma dell’ex presidente Marcello Pittella). Oggi, invece, ci ritroviamo davanti ad un drappello di consiglieri di maggioranza capeggiati dal leghista Zullino che difende l’operato di Barresi e si contrappone al Presidente Bardi e alla propria Giunta..
Vittime di questa nuova battaglia di potere, poltrone e posizioni, tutta interna alla maggioranza in consiglio regionale, rischiano di essere ancora una volta i cittadini e gli operatori sociosanitari lucani.
Occorre ora fare chiarezza su questa decisione unilaterale presa da Barresi.
Pertanto, abbiamo chiesto al Presidente Bardi e all’Assessore Leone di conoscere le motivazioni per le quali la Direzione dell’AOR San Carlo parrebbe non aver ancora erogato ai lavoratori aventi diritto il bonus di 100 euro introdotto dal “Cura Italia” e, inoltre, conteggiato tutte le prestazioni aggiuntive effettuate dagli operatori per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19 non come acquisto di prestazioni libero professionali, ma come straordinario.
Inoltre, abbiamo chiesto di sapere se la Direzione AOR intenda versare unitamente alle spettanze di maggio le differenze retributive che sembrerebbero arbitrariamente sottratte ai lavoratori.