I Consiglieri comunali Angelo Cotugno, Michele Paterino, Angelo Bianco e Angelo Lapolla in una nota chiedono di destinare i fondi dell’avanzo di bilancio dell’Amministrazione Comunale all’emergenza Coronavirus per soddisfare le necessità delle famiglie e delle piccole e medie imprese, in particolare in quelle attive nel settore turistico. Di seguito la nota integrale.
La situazione straordinaria di emergenza nazionale, legata al propagarsi del Covid-19, impone una riflessione fondamentale sulle problematiche economiche, finanziarie e sopratutto sociali che contraddistinguono e caratterizzano la città di Matera in questa fase.
La crisi da blocco delle attività e l’incertezza di prospettiva compromette 1’andamento e la tenuta di quasi tutti i settori produttivi, commerciali e industriali, con una particolare accentuazione per la filiera del turismo e dell’accoglienza.
Non meno grave e preoccupante é lo stato di bisogno crescente delle famiglie, in conseguenza della drastica riduzione di opportunità lavorative, anche precarie o provvisorie, del ritardo nell’erogazione dei sussidi sociali, del venir meno di sostegni educativi e sociali, connessi alla forzata chiusura delle scuole.
La pandemia é causa di crisi economica e sociale più profonda e diffusa nel Sud, come da più parti rilevato, e queste ferite sono chiaramente aperte nel tessuto economico e sociale della città di Matera e rischiano di non rimarginarsi per molto tempo se non vengono adottati immediati, consistenti e radicali provvedimenti, sicuramente a livello nazionale e regionale, ma nondimeno anche a livello comunale.
Anche per questo proponiamo che con l’approvazione del bilancio consuntivo, avuta conoscenza dell’entità delle risorse disponibili, che l’avanzo di amministrazione sia interamente dedicato a sostegno e rilancio del “Sistema Matera”.
La condizione di sostanziale “prorogatio” della consigliatura, giunta al termite del normale mandato elettorale e, pertanto, scevra da ogni azione di natura straordinaria, impone inderogabilmente che l’Amministrazione concentri il suo impegno e le sue risorse in questa direzione.
D’altronde, lo stesso Decreto “Cura Italia”, riguardo le misure messe in atto per l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione e le conseguenti variazioni urgenti di bilancio, prevede che “le risorse svincolate devono essere utilizzate da ciascun Ente [Comune di Matera] per gli interventi necessari ad attenuate la crisi del sistema economico derivante dagli effetti diretti ed indiretti dell’emergenza sanitaria”.
Per questo noi pensiamo che il Comune, anche per meglio organizzare e gestire le azioni proposte, debba rendere chiaro l’utilizzo delle proprie risorse, la provenienza delle stesse e come queste vengono utilizzate.
Una pronta risposta ai bisogni sociali si è avuta con l’avvio dell’attribuzione dei bonus spesa effettuata tramite precise griglie formate da criteri oggettivi (percettori di reddito, pensione, reddito di cittadinanza, Rei, composizione del nucleo familiare, ecc.), evitando disparità di trattamento tra gli aventi diritto.
Bisogna tuttavia avere il coraggio di adottare una misura unica di sospensione di alcuni tributi locali che andranno a gravare sia sulle famiglie che sul commercio (occupazione suolo pubblico, tari, tosap, Imu), individuare altre misure dirette o indirette di sostegno (p.es., servizio videocamere, wifi, adeguamento della sicurezza di strutture di accoglienza e ricettività. ecc.), per dare risposte adeguate e univoche, senza lasciare solo nessuno.
Non meno importante è destinare attenzione e risorse alle attività culturali che sono fra quelle più profondamente e per lungo tempo danneggiate.
Occorrerà, altresi, concordare con il sistema sanitario e la Regione tutte quelle misure utili a monitorare le condizioni degli abitanti e dei visitatori, estendendo i1 ricorso a test ed esami (patente d’immunità), garantire la sicurezza dei luoghi pubblici, prevenire le possibilità di diffusione del virus Covid-19.
Tanto più questo é necessario in vista dell’allentamento del lockdown e del progressivo riavvio delle attività sociali, culturali, sportive ed economiche dal 4 maggio in poi.
II consiglio comunale deve riappropriarsi della sua centralità amministrativa, dettando alla giunta ed ai dirigenti gli indirizzi politici da mettere in atto e che la delicata fase emergenziale del momento richiede, proseguendo, in materia di opere pubbliche l’iter di interventi già discussi e decisi nelle sedi istituzionali e nella città, sviluppando e approfondendo discussioni pubbliche e verifiche per quelle che, pur gia previste nel piano delle OO.PP., non hanno raggiunto la necessaria condivisione, e lasciando alla prossima amministrazione quelli da avviare ex novo o che comunque riguardano tematiche complesse, oggetto di dibattito e confronto ancora in corso (a solo titolo esemplificativo, Piazza della Visitazione) o che comportino la riallocazione delle risorse finanziarie e, in ogni caso, quelle aventi natura e valore programmatorio.
Sarebbero tardive e ingiustificate forzature e fughe in avanti. A questo obiettivo, e non ad altri non meno importanti ma attualmente secondari, noi intendiamo contribuire investendo sulla funzione istituzionale, e mettendo a disposizione le nostre idee, consapevoli che questo spirito servirà per contrastare gli effetti deleteri che ci presenterà il prossimo futuro.