Coronavirus, 100 mila medici chiedono alle istituzioni di rafforzare medicina del territorio, Consigliere regionale Vizziello (Fratelli d’Italia): “Ascoltiamoli”. Di seguito la nota integrale.
“In una lettera rivolta a Governo e Regioni 100mila medici chiedono di potenziare la medicina del territorio, assicurando ai pazienti affetti da Coronavirus trattamenti precoci, i soli elementi in grado di bloccare il decorso della malattia verso forme più gravi, assicurando così una evoluzione positiva delle cure. Un appello che deve essere recepito dalle istituzioni,Governo e Regioni, perché la battaglia contro il Covid 19 si vince sul territorio più che in ospedale”.
A dichiararlo, in una nota, è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello.
“Il riconoscimento immediato dei primi sintomi della malattia attraverso i tamponi e il trattamento altrettanto rapido dei pazienti positivi al Covid 19, a domicilio, attraverso farmaci e accertamenti diagnostici”-spiega Vizziello-“sono le uniche armi oggi in nostro possesso per salvare molte vite umane, evitando così le complicanze che richiedono il ricovero nelle terapie intensive”.
“Obiettivi”-ricorda l’esponente di Fratelli d’Italia-” che possono essere raggiunti rafforzando l’assistenza domiciliare ai pazienti affetti da Coronavirus, attraverso le unità speciali USCA, uno strumento già in campo e che il decreto Cura Italia, recentemente approvato, intende ulteriormente valorizzare”.
“Il Coronavirus, come tutte le epidemie”-conclude Vizziello-” si ferma sul territorio, non in ospedale e quanto purtroppo accaduto in regioni come la Lombardia, dove ci sono i migliori ospedali d’Italia e una non impeccabile assistenza sanitaria territoriale, deve servire da monito a tutti noi, per far sì che la medicina del territorio non sia mai più la Cenerentola dei sistemi sanitari”.