Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani e Membro del Consiglio Generale del Partito Radicale (al 41° giorno di sciopero della fame dal 10 marzo, di cui 13 giorni dal 17 aprile): “Presidente Mattarella, con il Partito Radicale affermo che questo Governo opera al di fuori del solco tracciato dalla Costituzione. Siamo ormai all’uomo solo al comando”. Di seguito la nota integrale.
Il Partito Radicale ha promosso in queste ore una petizione rivolta al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per richiamare l’attenzione della più alta carica del nostro Stato, nella sua veste di garante del rispetto del dettato costituzionale, su una patente violazione della Costituzione, che vede il Presidente del Consiglio operare al di fuori dei limiti previsti dalla Costituzione stessa. Come è stato sottolineato da numerosi giuristi e costituzionalisti è in atto una pericolosa “deriva istituzionale”. Deriva che ci ha di fatto portato “all’uomo solo al comando” che, coadiuvato e affiancato da esperti, dispone della libertà di un intero popolo con atti monocratici quali sono i DPCM.
Il Partito Radicale ha inteso segnalare al Presidente Mattarella che “la Costituzione non contempla un diritto speciale del Presidente del Consiglio per governare in tempi eccezionali” e che “la Costituzione, con le garanzie democratiche deve essere l’unica bussola da seguire per governare la crisi”.
Come è noto, l’art. 16 della Costituzione prevede che possano essere imposte delle limitazioni alla libertà di circolazione solo per motivi di tutela della salute pubblica, ma che queste limitazioni possano essere introdotte solo attraverso atti aventi forma e forza di legge. Incredibile a dirsi e al solo pensarlo, a tutt’oggi non c’è stato un solo atto avente forma e forza di Legge che abbia imposto limitazioni alla libertà personale e di circolazione.
“Un DPCM del Presidente del Consiglio, infatti, non è un atto avente forza e forma di legge”.
Come spiegato dal Partito Radicale nella sopra citata petizione popolare, infatti, “la legittimazione del solo Presidente del Consiglio, che si vorrebbe conferita con il DL n. 19 del 2020, ad emanare atti generali con forma di DPCM volti a limitare la libertà personale e di circolazione di tutte le persone, in luogo del Parlamento (art. 70 Cost.) o al più del Governo (art. 77 Cost.), è palesemente incostituzionale”.
Palesemente incostituzionale perché il Governo, operando in tal modo, ha di fatto creato una nuova figura di “legislatore” legittimato a comprimere, mantenendo autonomi margini di discrezionalità sul “quando” e sul “come”, il diritto fondamentale della libertà individuale.
Come è del tutto evidente e come sottolinea il Pr nella petizione indirizzata a Mattarella “tale nuova figura di “legislatore” non è contemplata dalla Costituzione Italiana”. Lo stesso PRNTT sottolinea inoltre una questione non di secondaria importanza: “Il Decreto Legge n. 19 del 2020, che non dispone alcuna limitazione alle libertà personali, ma che, appunto, illegittimamente demanda a futuri ed eventuali DPCM” di disporre limitazioni della libertà ancora non è stato convertito in Legge. Il Decreto in oggetto è quindi al massimo un atto provvisorio avente forza ma non forma di Legge. Un atto che in patente violazione del dettato costituzionale non è stato sottoposto al voto del Parlamento dove siedono gli unici soggetti deputati ad approvare norme cui la Costituzione attribuisce il potere di limitare la mia libertà personale e di circolazione”.
Detto che non è in discussione il dovere del governo, di ogni governo, di tutelare la salute pubblica, ma il rispetto della Costituzione, ovviamente ho ritenuto di dover apporre la mia firma in calce alla Petizione in oggetto. Tre mesi fa avevo espresso la preoccupazione che l’emergenza sanitaria potesse determinare un ulteriore aggravamento della già preesistente emergenza democratica; purtroppo i fatti mi hanno dato ragione e le mie ragioni le ritrovo anche nelle parole pronunciate il 27 aprile dall’alto Commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet. L’emergenza sanitaria di fatto sta diventando una clava per demolire ulteriormente il dettato costituzionale e il Presidente del Consiglio a volte da l’impressione di soffrire di un delirio di onnipotenza. Chiedo ad ogni sincero democratico e a tutti coloro che come me sono preoccupati per la deriva istituzionale in atto di sottoscrivere la petizione popolare lanciata dal Partito Radicale. Il mio sciopero della fame prosegue anche per chiedere al nostro Presidente della Repubblica risposte sulle questioni sollevate nella petizione in oggetto. Qui per firmare la petizione https://bit.ly/2SmTeX3