“Le donne sono la maggioranza tra chi è in prima linea contro il Covid. Priorità assoluta una adeguata rappresentanza nelle commissioni tecniche nominate dal Governo”. E’ l’appello firmato da accademiche e ricercatrici di livello internazionale. A firmare l’appello c’è anche la psichiatra bernaldese Liliana Dell’Osso, direttore della clinica psichiatrica dell’Università di Pisa, che è l’unica lucana presente nella banca dati online con i profili di cento esperte nelle aree scientifiche, secondo il progetto “100 donne contro gli stereotipi aree scientifiche, e fa parte del gruppo “Top Italian Women Scientists”. Il gruppo, promosso dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), riunisce eccellenze al femminile, scienziate italiane impegnate nella ricerca biomedica, nelle scienze cliniche e nelle neuroscienze
Le firmatarie dell’appello sottolineano come, “che siano presenti entrambi i generi negli organismi che prendono decisioni rilevanti a livello scientifico, sanitario, sociale ed economico dell’intera popolazione è una questione di democrazia”. “Nel nostro Paese- ricordano – le donne rappresentano il 56% dei medici iscritti all’albo e sono quasi il doppio degli uomini tra i medici con meno di 40 anni. Il 77% degli infermieri è donna”. E, ancora, fanno notare che “Molti dei capi di Stato dei Paesi che hanno risposto meglio alla pandemia sono donne”. Le scienziate ritengono che “quando si effettua una selezione di competenze e qualità la scelta dovrebbe essere in base al merito. Siamo certe che anche soltanto una maggiore attenzione nell’applicazione di quest’ ultimo criterio avrebbe certamente portato alla selezione di un adeguato numero di donne all’interno delle varie commissioni, di cui sicuramente avrebbe beneficiato la gestione dell’emergenza Covid-19”. Per questo, conclude l’appello “Da ora in avanti pretendiamo che un equilibrio di genere negli organi di rappresentanza e nelle commissioni tecniche e scientifiche sia una priorità assoluta”.
Liliana Dell’Osso è uno dei volti contro gli stereotipi sessisti nel mondo della scienza. La sua foto, dietro una grande maschera bianca, simbolo di tanti significati, è stata scattata dal fotografo Gerald Bruneau per la mostra “Una vita da scienziata – I volti del progetto #100esperte”, promossa dalla Fondazione Bracco a partire da un progetto contro gli stereotipi sessisti nel mondo della scienza. Il Progetto partito con una piattaforma online con cento profili di esperte italiane (che si è poi arricchita con l’inclusione di nomi di economiste ed esperte di finanza), è proseguito con un libro e ora continua con la mostra di ritratti di alcune scienziate che si sono prestate a essere fotografate nei loro spazi di lavoro, ricerca, studio. Obiettivo: contribuire all’abbattimento degli stereotipi che ancora segnano il mondo della divulgazione scientifica, rappresentato nell’immaginario comune come prettamente maschile, e del pregiudizio diffuso secondo cui le donne sarebbero poco portare agli studi e alle professioni tecnico-scientifiche.
Mag 02