Coronavirus, Fase 2, intervento Uiltrasporti Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Dal 4 maggio partirà la fase due “convivere con il virus” che durerà molti mesi, per poi arrivare a una fase tre di lunga e incerta durata.
Uno dei punti critici è la mobilità quotidiana dei cittadini/e: il distanziamento fisico impone grandi cautele e rischia di rappresentare il colpo di grazia definitivo per il trasporto collettivo.
Il momento impone una seria valutazione della vertenza trasporti che ormai si prolunga da mesi.
E’ necessario ed improrogabile ripensare a un nuovo modello di “Mobiltà in Basilicata” che possa evitare il pericolo della profonda crisi economica che condizionerà inevitabilmente il settore.
E’ importante che si avvii una regolare procedura per il pagamento dei corrispettivi alle aziende sia gomme che ferro, che le aziende paghino regolarmente gli stipendi ai lavoratori e mettano una parola fine ai preavvisi di licenziamento.
Con questi presupposti abbiamo avviato un importante percorso con l’assessore ai trasporti Merra che ha dato piena disponibilità nel proseguire il confronto con le Segreterie Confederali.
Rimangono, però, molti punti interrogativi alla vigilia di uno dei più complessi lunedì che la storia del trasporto pubblico locale ricordi.
Le nuove norme stabilite del DPCM del 26 Aprile ha profondamente modificato il sistema di mobilità, solo per fare un esempio i Bus con 50 posti devono traportare max 15 persone nel rispetto delle nuove disposizioni , inoltre in relazione alle nuove disposizioni la UILT ha evidenziato che c’è anche l’obbligo del distanziamento di almeno un metro, come giusto che sia, e che i viaggiatori siano muniti di dispositivi di protezione , quindi le aziende di trasporto devono rivedere il “layout” tanto dei mezzi quanto dei luoghi di attesa degli stessi (stazioniFS/FAL, fermate, ecc.): questo comporta la drastica diminuzione della capienza di entrambi.
A riguardo dell’inibizione dell’utilizzo della porta anteriore dei BUS in corrispondenza al conducente o di esclusione di alcune porte di accesso dei treni, registriamo la mancanza di misure atte alla salvaguardia dell’incolumità del conducente e del anche il personale di bordo delle FS e delle FAL, da possibili ripercussioni che potrebbero insorgere da parte degli utenti, nel caso di fermo dell’autobus/treno, previsti nelle linee guida, ovvero in caso di negazione di incarrozzamento per sovraffollamento che inciderebbero pesantemente anche sulla funzionalità del servizio, senza interruzioni.
Ancor più preoccupante la situazione del trasporto Urbano che con l’applicazione delle linee guida emanate dal Governo Centrale rischia il collasso per l’esiguo numero di posti dei viaggiatori sui bus ( 7 persone ) e consegna al lavoratore (autista) la responsabilità, in caso di indisponibilità di posti di saltare le tantissime fermate intermedie.
Chi si occupa dei controlli? Chi si occupa della sicurezza? C’è la necessità di avere direttive chiare, tanto per i passeggeri quanto per gli operatori dei mezzi pubblici, dando un’informazione capillare sulle norme da adottare.
Per questa ripartenza, abbiamo chiesto che si possa ricorrere anchea una aggiunta ulteriore di personale rispetto al già previsto come equipaggio, che anche da terra, possa essere di ausilio nelle fasi maggiormente critiche dello svolgimento del servizio al conducente Bus o Personale di Bordo FS/FAL, mettendo quest’ultimo al riparo da rischi di aggressioni possibili, congiuntamente al personale della Polizia Locale,Polizia di Stato o della Protezione Civile.
È un problema di responsabilità: la gestione dei delicatissimi rapporti con l’utenza non può essere delegata al singolo lavoratore. Al lavoratore il dovere di prestare con diligenza il suo operato, alle aziende ed alle istituzioni quello di gestire rapporti i rapporti con l’utenza e le potenziali ricadute sull’ordine pubblico.
Servono azioni coordinate ed integrate nel rispetto del DPCM e delle Linee Guida emanate dal Ministero dei Trasporti, è necessario che le Istituzioni Lucane si confrontino nel merito con il sindacato di categoria, le Provincie, I Comuni le Aziende in modo da poter affrontare con cognizione di causa le problematiche che inevitabilmente insorgeranno.
Abbiamo ribadito cha ai sensi dei DPCM vigenti, lo svolgimento del servizio può essere effettuato solo in presenza di condizioni che assicurano adeguati livelli di protezione e sicurezza.
Per tutte queste problematiche l’ Assessore Merra ha condiviso un percorso con CGIL CISL UIL che prevede ogni venerdì ,partendo dal 8 maggio p.v. , la convocazione di un “ Tavolo di Monitoraggio” per analizzare le criticità ed eventuali provvedimenti da mettere in campo al fine di dare risposte concrete all’intero settore della Mobilità lucano
Antonio Cefola, segretario regionale Uiltrasporti Basilicata