Coronavirus, Filcams Cgil Matera e Potenza e Cgil Basilicata: “Crisi senza precedenti per commercio, servizi e turismo”. Di seguito la nota integrale-
Le procedure di accesso agli ammortizzatori sociali nei settori del commercio, turismo e servizi fino a oggi avviate in Basilicata, ci consegnano numeri sconcertanti: risultano a oggi essere circa 1909 le procedure avviate in provincia di Potenza e 1390 in provincia di Matera, per un totale di 4091 lavoratori in provincia di Potenza e 3700 nel materano. Di queste, la stragrande maggioranza sono procedure di cassa integrazione in deroga, di cui il 48% con 1 solo dipendente, dunque maggiormente esposte al concreto rischio di non riaprire mai più.
È un dato estremamente allarmante che delinea una situazione catastrofica dalla quale sarà molto difficile uscire. Il settore maggiormente colpito è il turismo e pubblici esercizi che a seguito delle restrizioni hanno concretamente abbassato le saracinesche il 9 marzo e che rischiano di non alzarle più: ne conseguirà una emorragia di perdita di posti di lavoro. Registriamo, peraltro, una lentezza oggettiva nella gestione delle procedure stesse, messa in evidenza peraltro dai dati pubblicati sul sito INPS che si riferiscono alle sole cassa in deroga e che, al 30 aprile, evidenziano un dato di 1.628 domande per tutti i settori economici. Uno scostamento tanto evidente si spiega con il fatto che il dato si riferisce alle sole pratiche decretate e non a quelle in giacenza, evidentemente; si delinea, pertanto, una lentezza oggettiva nella lavorazione delle pratiche stesse e, di conseguenza, anche dei relativi pagamenti con tutto il disagio che ne consegue per le famiglie dei lavoratori interessati.
È evidente che lo sforzo compiuto dai lavoratori, sia Inps che regionali, addetti alla lavorazione delle pratiche stesse è straordinario, considerata la enorme mole di lavoro e considerati i problemi atavici di sottodimensionamento degli uffici competenti. È inoltre chiaro che occorrerebbe uno sforzo ulteriore per affiancare e sostenere il lavoro degli uffici e velocizzare le procedure, al fine di consentire un rapido accesso al sostegno al reddito. Ricordiamo, peraltro, che, in molti casi, senza l’atto autorizzativo dell’ente (Regione o Inps) i lavoratori non possono accedere nemmeno all’anticipo bancario previsto.