I Consiglieri Comunali di Potenza Pierluigi Smaldone, Angela Blasi, Angela Fuggetta, Francesco Flore, Rocco Pergola, Roberto Falotico, Bianca Andretta, Francesco Giuzio, Vincenzo Telesca, Valerio Tramutoli, Marco Falconeri hanno presentato una mozione al sindaco Guarente per garantire interventi urgenti in materia di politiche sociali, migranti e diritto allo studio. Di seguito la nota integrale.
E’ stata depositata in Consiglio Comunale a Potenza una mozione volta a sensibilizzare e ad impegnare la Giunta affinché si mettano in campo misure urgenti in materia di politiche sociali, migranti e diritto allo studio. In questa delicata fase legata all’emergenza “Covid-19”, un decisivo aumento delle situazioni di disagio sociale è stato confermato ed evidenziato dai primi dati statistici disponibili, oltreché dalle Caritas, dalle associazioni con scopi umanitari e di promozione sociale operanti sul territorio regionale, dal sistema di protezione e tutela dei migranti e dalle associazioni studentesche, ognuna per quanto di propria competenza. A dette criticità si aggiunga la crescita del numero di famiglie e imprese a rischio usura.
L’obiettivo della mozione è quello di garantire tempestivamente l’approvazione di un piano emergenziale capace di far interagire gli strumenti di protezione sociale comunali, regionali e nazionali, di concerto con le altre Istituzioni operanti sul territorio, non tralasciando il ruolo decisivo dei Piani Sociali di Zona.
Con la mozione si chiede al Sindaco di Potenza di inoltrare al Presidente della Regione Basilicata una specifica richiesta affinché si apra quanto prima un confronto con ANCI, Caritas e Comuni Capofila dei Piani Sociali di Zona, per prevedere gli stanziamenti necessari al fine di:
– scongiurare il ricorso a forme di finanziamento usurario di chi opera e vive sul territorio cittadino;
– assicurare il sostegno alle famiglie in sofferenza, specie se escluse da preesistenti misure di sostegno al reddito;
– agevolare gli studenti impossibilitati a seguire i programmi di didattica a distanza;
– intervenire ove si verifichino condizioni di disagio legate allo stato di migranti irregolari, anziani, disabili e fasce più deboli della popolazione.