Consigliere regionale Vizziello (Fratelli d’Italia): “Barbieri, parrucchieri e centri estetici in ginocchio, meritano di più, molto di più”. Di seguito la nota integrale.
“Chiusi da due mesi, senza prospettive certe di riapertura in tempi brevi e messi alle strette dalla concorrenza sleale degli abusivi, i cui comportamenti pregiudicano significativamente le norme di sicurezza. E’ la condizione che vivono oggi barbieri, parrucchieri e centri estetici, una categoria produttiva che rischia il tracollo, ignorata dal governo Conte che fa finta di non conoscere la Costituzione che, all’articolo 45,obbliga il legislatore a provvedere alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato”.
E’ quanto dichiara, in una nota, il consigliere di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello.
“Purtroppo”-spiega Vizziello-” siamo al cospetto di professioni storiche dell’artigianato inspiegabilmente tagliate fuori dalla cosiddetta Fase 2 del Governo Conte, che di fatto ha costretto questi lavoratori ad abbassare le saracinesche tra i primi, facendoli riaprire tra gli ultimi e lasciandoli soli ad affrontare tasse, contributi, burocrazia, calo dei consumi, mancanza di credito ed elevato costo degli affitti”.
“Per evitare che molti di loro gettino la spugna definitivamente”-aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia-” occorre consentirne la riapertura, stabilendo per l’esercizio di queste professioni linee guida in grado di garantire lo svolgimento in sicurezza delle loro attività”.
“E’ francamente incomprensibile”-conclude Vizziello- “che sia consentito di stare a distanza di un metro sui mezzi pubblici e non nei locali di barbieri, parrucchieri ed estetisti, categorie alle cui istanze riteniamo sia doveroso dare ascolto, nonostante l’indifferenza di chi, il premier Conte, suole sfoggiare una capigliatura che, senza dubbio, non è effetto del fai da te”.