I consiglieri comunali del gruppo “Cristianamente riprendiamo a dialogare” di Tricarico, Antonio Melfi, Antonio Mangiamele, Roberta Di Dio e Rocco Dema hanno inviato una lettera al Sindaco Vincenzo Carbone, all’assessore regionale alle politiche della persona, Rocco Leone, al coordinatore della CTS, Ernesto Esposito, al direttore amministrativo dell’ASP, Giuseppe Spera e al Ministro della Salute
Roberto Speranza per fare chiarezza sui test seriologici che saranno effettuati nel Comune di Tricarico.
Oggetto: effettuazione test sierologici per COVID-19 nel Comune di Tricarico.
Si apprende da un post pubblicato in data 06 maggio alle h. 23.45, e modificato nella mattinata odierna sul profilo facebook del Comune di Tricarico, che “…si coglie l’occasione per confermare anche che i test sierologici inizieranno venerdì 8 maggio e verranno eseguiti durante tutto il fine settimana…”.
Si precisa che il passaggio su riportato è inserito in un post dal titolo Tricarico, già pronto per ripartire, precipuamente dedicato alla indicazioni di lavori pubblici ripartiti a seguito della conclusione del lockdown, corredato altresì da fotografie che ritraggono tali lavori in corso, e dunque la citazione suddetta risulta del tutto decontestualizzata.
Nel sito istituzionale del Comune di Tricarico, ad oggi, non è pubblicato alcun avviso che faccia riferimento alla effettuazione dei test sierologici: non è dato sapere dove e da chi saranno effettuati i suddetti test, né tanto meno quale siano state le procedure adottate per individuare il “campione scientificamente significativo” di cui alla delibera di giunta regionale n. 307/2020 del 28/04/2020.
Pertanto, trattandosi di uno studio finanziato con soldi pubblici e finalizzato a rilevare dati scientificamente e statisticamente validi per lo studio epidemiologico sulla diffusione del Covid-19 si chiede di conoscere:
1. Su quali basi e su quali parametri è stato selezionato il campione da sottoporre allo studio;
2. A chi è stato affidato il compito di selezionare il campione e se sono state rispettate tutte le procedure di trasparenza, generalità e tutela della privacy;
3. Da quali profili professionali sarà effettuato il prelievo;
4. Dove verranno effettuati tali prelievi e se il/i luoghi individuati rispettano i criteri di sicurezza necessari, trattandosi di un numero elevato di cittadini che dovranno essere sottoposti a campionatura.