“A qualche giorno dall’inizio della temuta ‘fase 2’ voglio fare i miei complimenti – afferma in una sua nota l’assessore all’Ambiente – Energia e Turismo, Alessandro Galella – ed esprimere tutta la mia gratitudine al Presidente della Regione Vito Bardi e al Sindaco di Potenza Mario Guarente per l’incredibile determinazione con cui hanno protetto i loro cittadini. Il nostro Presidente che con grande coraggio si è fatto carico di tutte le sue responsabilità, senza nessun protagonismo eccentrico. Il “generale buono”, che ha dimostrato sin dal primo giorno e prima di molti altri di saper difendere i suoi cittadini. Sin dal suo primo decreto, deriso dalla sinistra con la puzza sotto il naso, aveva visto lontano volendo impedire ai lucani di rientro dalle zone infette di diffondere il virus tra i lucani. Durante tutta l’emergenza con i suoi modi pacati non ha mai fatto mancare il decisionismo tipico di un generale che sa distribuire responsabilità, senza nessuna voglia di protagonismo. Affrontare una pandemia nei confronti della quale abbiamo sentito sciocchezze di ogni tipo anche dai migliori scienziati , non era facile né scontato. Ci sono stati ritardi e qualche disorganizzazione da parte della sanità, ma del resto se questo virus ha visto il fallimento della migliore sanità italiana era inimmaginabile che non creasse dei problemi anche alla sanità lucana. Ma ci vuole coraggio anche nel comprendere che ci sono degli errori per poterli risolvere e così ha fatto il nostro Presidente, nominando in un ruolo di grande responsabilità una persona capace come il dottor Vincenzo Barile. E voglio ringraziare anche lui che, con un basso profilo, lavorando senza sosta, ha aiutato la Basilicata ad ottenere l’efficienza necessaria per limitare gli errori il più possibile. Altrettanto ha fatto il giovanissimo Sindaco di Potenza, che non ha lesinato la benché minima energia per tutelare la città sin dal primo momento. La nostra comunità ha vissuto momenti terribili per la perdita di tanti cittadini e in particolare di alcuni pilastri per storia e per ruolo sociale. Mentre i peggiori avvoltoi si scagliavano contro tutto e tutti Mario ha messo da parte il dolore per lavorare costantemente alla sicurezza di tutti i potentini. Anche nel nostro Comune ci sono stati errori per i quali non sono mai mancate le scuse, ma siamo stati anche tra i primi a prendere provvedimenti durissimi per evitare il contagio. Il Comune ha provato con i mezzi a disposizione a stare vicino a tutti i cittadini e in particolare a chi aveva maggiori difficoltà. Dalla distribuzione della spesa nelle case, alla consegna dei farmaci, fino al rinvio di ogni tassa comunale. Ovviamente anche le capacità economiche del nostro Comune non sono certo delle migliori, ma il Sindaco con incredibile ostinazione è stato alle calcagna di tutti gli attori principali di questa emergenza. Una nuova classe dirigente che si è rimboccata le maniche e ha lavorato con ogni energia per il bene di tutti. Una nuova classe dirigente che dimostra tutto l’impegno possibile per poter risollevare una terra che era stata messa in ginocchio da un altro virus, tutto lucano, che per 30 anni ha pensato solo al proprio tornaconto personale anziché a quello collettivo. Ed è proprio questa la strada madre da seguire per chi vuole segnare la vera differenza col passato, lavorare per il bene di tutti, raggiungere risultati che migliorino la qualità della vita di tutti, in particolare dei più svantaggiati (e non del proprio elettorato). Adesso la Basilicata deve trasformare la sua situazione in un punto di forza per rilanciare prima e più delle altre regioni l’economia e il lavoro. Riaprire tutto, con coraggio e con ogni forma di cautela possibile. Offrire strumenti e supporto finanziario a tutti i settori commerciali più colpiti, farli ripartire subito. Il nostro è un turismo di nicchia e non di massa come molte regioni, che si può adattare, con i dovuti controlli, a questo delicato momento storico. Questa grande paura dobbiamo trasformarla nell’orgoglio di essere lucani, un sud che finalmente ha mostrato all’Italia la sua identità migliore, fatta di umanità, di senso civico, con modi unici di affrontare anche le peggiori tragedie, senza far mancare un pizzico di allegria e di gioia creativa, che è probabilmente il vero vaccino e il marchio di fabbrica dell’italianità nel mondo. Sfruttiamo l’aver superato questo dramma per sentirci un’identità più di quanto lo sentivamo prima. Il peggio sembra essere passato, ma non bisogna abbassare la guardia in alcun modo. Tuttavia la Basilicata non può non cogliere l’occasione d’essere stata una delle regioni d’Europa a più basso contagio Covid, per rilanciare, prima di altri, lavoro, economia e soprattutto turismo. Riaprire e supportare ogni categoria, con coraggio e con responsabilità, facendo ricorso a ogni forma di cautela possibile. Ma che la cautela sia un volano per le attività, non un ostacolo. Offrire strumenti e supporto tecnico, sanitario e e finanziario a tutti i settori. È il momento di ripartire tutti insieme e di rimetterci a correre più di quanto facevamo prima, quando certe cose avevamo smesso di apprezzarle e probabilmente sottovalutavamo le nostre grandi potenzialità: siamo lucani, non molleremo mai”.
Mag 08