La cittadina di Tricarico, Angela Scaiano, ha inviato una lettera al direttore dell’Asp, Spera, per chiedere delucidazioni sui criteri adottati per selezionare le persone da sottoporre ai tamponi e ai test sierologici nel Comune di Tricarico. Di seguito la nota integrale.
Stimato ingegnere Spera,
sono una cittadina di Tricarico, ho 56 anni, sono una insegnante del locale liceo scientifico, godo di buona salute. Non rientro, mi sembra, nelle categorie a rischio covid poiché sono impegnata a svolgere il mio lavoro a casa in modalità DAD (didattica a distanza). Dal 5 marzo sono uscita di casa non più di sette volte per approvvigionamento di beni di prima necessità. Vivo con mia figlia di 21 anni, purtroppo al momento disoccupata poiché è pasticciera e questo settore, come Lei sa, è ancora chiuso. Questa premessa per chiarire la mia eventuale catalogazione nel campione di persone da sottoporre a tampone e test sierologico in questo comune ex zona rossa. Ebbene in data odierna (08/05/2020), alle h. 18.18, ricevo una telefonata da un numero di cellulare da una persona che si presenta come “chiamo dal comune”. Ne richiedo le generalità e mi si presenta come la signora …… Consigliera comunale, la quale mi comunica che domani, 9 maggio, alle h. 15.30,devo recarmi presso il palazzetto dello sport per essere sottoposta allo screening. Alle mie domande per sapere chi e perché ha deciso di interpellarmi, mi viene risposto che il mio nominativo è stato fornito dalla Regione, ma che poi deve ritornare alla Regione se decido di accettare, senza alcuna delucidazione su come il tampone debba essere effettuato, se devo andare io, tutta la famiglia o chi. Quando io faccio presente di avere ben letto la delibera regionale al riguardo, la consigliera mi dice che lei non ne sa nulla e che quello che mi sta dicendo è una comunicazione di servizio, forse confondendomi con un dipendente comunale. Ebbene io indico il nome di mia figlia, come componente del mio nucleo familiare da sottoporre a screening. Naturalmente ho registrato, avendo preventivamente avvertito la
consigliera….., l’intera telefonata che sarà mia premura farLe pervenire.
Ci tengo a precisarLe che questa surreale comunicazione non è stata riservata soltanto a me, ma da questa mattina la medesima consigliera, coadiuvata anche dagli assessori (che hanno contattato telefonicamente altri miei familiari) hanno ricercato in tale maldestro (per usare un eufemismo) modo i cittadini di Tricarico da inviare al palazzetto per arrivare al numero dei 1100 del campione.
Ora: che criterio statisticamente e scientificamente valido è questo? Ho letto le Sue richieste inviate al sindaco di Irsina (che le ha postate su Facebook), le precise e puntuali indicazioni impartite, presumo anche al sindaco di Tricarico, per rendere efficace e valido questo studio.
Invece l’imperizia con cui qui a Tricarico si stanno ricercando, rincorrendo, acchiappando a casaccio 1100 persone, non avrà alcuna attendibilità scientifica, anzi, a mio parere, renderà distorto e deficitario l’intero studio sulle zone rosse lucane. E ciò a fronte di un ingente investimento economico che è a carico di tutti noi. Questa mia comunicazione è per informarLa dell’accaduto, nella speranza, che ahimè so già di riporre vanamente, di ricevere una qualche spiegazione a come possano accadere tali sperperi di denaro pubblico e tali scempi ai danni della scienza.
La ringrazio.
Angela Scaiano