Giocando si impara, la scuola non si ferma. “Meno liberi come in guerra, ma l’ansia si vince con il tempo ritrovato”, dice l’anziano psichiatra Borgna, ma oggi c’è la connessione utile. Allora più connessi per far arrivare un sorriso ? La classe II A servizi sociali dell’istituto Morra ha ripensato al Monopoli, il Monopoli delle emozioni online, costruito sul pc. Un gioco pensato per raggiungere i preadolescenti e, giocando, imparare a riconoscere e gestire le proprie emozioni. Un dono prezioso per se stessi e per gli ospiti della casa alloggio ” Pinocchio” al quale l’hanno inviato. Il gioco come strumento per familiarizzare con il mondo emotivo. È nelle ore di difficoltà che rinascono risorse inattese che ci salvano. In assenza di abbracci e nel tempo del distanziamento sociale, giochiamo? E per un attimo dimentichiamo la sofferenza.
Giovanna Piazzolla, giovane maturanda dell’ Istituto Isabella Morra di Matera che frequenta la V A dell’indirizzo Servizi Sociali ed è ospite della comunità “Pinocchio” è diventata il gancio di una iniziativa solidale che fa crescere l’uomo. Restiamo umani contro il distanziamento sociale e il Coronavirus. La parola d’ordine è “emozioniamoci insieme, giocando”. Il gioco unisce, favorisce relazione, piacere, soddisfazione e divertimento. Ci si “mette in gioco” e si impara a gestire e dominare le proprie emozioni. I punti di forza della rivisitazione del tradizionale “Monopoli” rinominato Deimos e phobos, la spirale delle emozioni, sono stati l’ascolto del vissuto dell’altro, che avvicina, e il raccontarsi per non soccombere. L’utilizzo del colore per evidenziare le diverse emozioni (7 caselle che identificano le emozioni primarie) e (12 caselle che evidenziano le emozioni secondarie) ha permesso esperienze ad alto valore formativo. Il colore aiuta ad aprirsi e rilassarsi, tuttavia rimanendo concentrati sul gioco.
Il target dei ragazzi che hanno partecipato al gioco è di 12-17 anni. Maggiore facilità si è riscontrata nel raccontare propri vissuti che hanno risvegliato episodi personali positivi. Difficoltà, invece, nel dover “scavare nel profondo” portando in superficie emozioni sopite che fanno male, ma che aiutano a crescere e a ridefinirsi. La risposta a questa sollecitazione ha visto i ragazzi confrontarsi positivamente, mettendosi in discussione. Del resto, le emozioni, permettono di “ritrovarsi”, “riascoltarsi”, “sentirsi” a volte anche un po’ morire per rinascere.
La studentessa ringrazia la classe II A servizi sociali dell’istituto Morra per aver realizzato “il Monopoli”, ma in particolar modo gli alunni Michela Ruggieri, Nicla Didio, Irene Loglisci, Mehdi Ibrahim, Giuseppe Giglio. Un ringraziamento va anche ai professori, che hanno incoraggiato i ragazzi a sconfiggere le proprie ansie e paure, mettendosi in gioco.