Coronavirus, senatore Lomuti (M5s) scrive a Cicala e Bardi. Di seguito la nota integrale.
Per cultura politica nonché personale e giuridica non mi piace rispondere a soggetti che entrano in polemica ma ritengo che il mio ruolo di Parlamentare sia fatto anche per offrire al Collegio Regionale della Basilicata e alla Basilicata tutta, una visione complessiva dei temi. Ed è quello che voglio fare sul tema sanitario.
Capisco che Cicala si occupi, da Sindaco , di un solo territorio e che per Lui tutto si fermi alla Val D’Agri ma le mie visite nell’Ospedale di Venosa prima, di Pescopagano poi, di Villa d’Agri, che proseguiranno con i DEA di primo e di secondo Livello, cioè Potenza e Matera, sono volte a comprendere come stiamo affrontando questa emergenza.
Da più parti ho ascoltato polemiche sullo smembramento dell’Ospedale di Pescopagano, di un reparto pronto a partire, di Venosa, dove sono stati spesi 500.000 euro per un Ospedale Covid che Covid non sarà più a breve. Nel mentre, però, si sono persi dei servizi. E ancora, di Ospedali da campo mai montati.
Ritengo che Pescopagano meriti un approfondimento della Corte dei Conti, così come lo merita l’intera materia sanitaria lucana nella quale si sta organizzando male un servizio oggi più che mai essenziale. Per questa ragione sono disposto a spendermi per questa causa.
Dico dunque a Cicala che se Sua preoccupazione è un solo frangente territoriale di Basilicata, io sono preoccupato per un intero sistema sanitario che come tutti sanno riguarda l’organizzazione regionale e dal quale dipende grande parte della qualità della vita dei lucani.
Il rigore nella spesa pubblica fa parte della mia cultura personale come Senatore della Repubblica e di quella del Movimento 5 stelle, e ancora vedo utilizzare in maniera impropria denaro pubblico. Un esempio chiaro: i 45.000 euro utilizzati per un sondaggio da parte della Giunta Regionale, in un tempo nel quale abbiamo decisamente altre priorità. Credo che anche di questo vada interessata la Corte dei Conti e lo farò. Sono pronto ad interessare la Corte dei Conti ogni volta che mi troverò davanti a sperpero di denaro pubblico. Ho visto in questi mesi diverse operazioni che ritengo debbano passare a quel vaglio. Noto anche un aumento ingiustificato dello stipendio, degli emolumenti ai collaboratori di Bardi che sa di beffa in un momento in cui tutti devono fare dei sacrifici.
Per questo dico a Cicala di non guardare solo alla Val d’Agri ma di provare ad avere uno spettro più ampio. Tutto quel che io ho fatto non ha avuto comitati o persone selezionate a supporto. L’ho fatto “apertis verbis”, pubblicamente. Dico infine a Bardi di evitare sperpero di denaro pubblico perché quello può diventare realmente un segnale distorto per i cittadini lucani che hanno di certo bisogno di altro.