Gli amministratori della Regione Basilicata in carica nel 2006 – quando il presidente era Vito De Filippo, attuale deputato di Italia Viva – intermediari bancari, funzionari e dirigenti hanno ricevuto un “invito a dedurre” dalla Corte dei Conti per un danno erariale pari a oltre 51 milioni di euro causato da strumenti finanziari derivati sottoscritti nel 2006, “la cui esecuzione si è protratta fino al 2019”.
Oltre a De Filippo, sono stati citati gli ex assessori Rocco Colangelo, Carlo Chiurazzi, Gianni Rondinone, Franco Mollica e Gaetano Fierro; due funzionarie della Regione, Maria Grazia Delle ani e Maria Teresa Lavieri; e due banche, Ubs Europe, con sede in Germania, e Dexia Crediop, con sede a Roma. “C’erano leggi nazionali e regionali e pareri del Ministero dell’Economia – ha detto De Filippo all’Ansa – e confidiamo di poter chiarire tutto”.
Mag 14