Marco Zampino, Segretario Regionale Giovani Democratici Basilicata: “Con il Decreto Rilancio la Regione Basilicata deve accettare la sfida dello sviluppo sostenibile”. Di seguito la nota integrale
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il “Decreto Rilancio”, un provvedimento contenente misure a sostegno di lavoratori, imprese, famiglie, sistema sanitario, nonché norme in materia di regolarizzazione dei migranti.
Tra le altre è stata prevista l’introduzione di un Ecobonus, una detrazione fiscale del 110 % per quanti effettueranno interventi di riqualificazione energetica e lavori di ristrutturazione in chiave “green” delle proprie abitazioni.
Si tratta di una novità che, nella Regione Basilicata, può e deve rappresentare l’opportunità per ripensare e costruire un modello di sviluppo sostenibile che avvii finalmente il percorso della “transizione energetica”.
In Basilicata non sono state ancora poste le basi per una discussione su questa sfida che è diventata, ormai, come questa pandemia ha dimostrato, un’assoluta necessità.
Non si può in alcun modo continuare a pensare che il lavoro, la salute e la sicurezza della nostra terra passi dalle trattative tra l’ente regionale e le compagnie petrolifere. Non è accettabile che nella nostra Regione, in modo del tutto antistorico,siano confermati i contratti vigenti dal lontano 2000, mentre il resto del mondo va avanti seguendo un’altra direzione.
E’necessario promuovere uno sviluppo fondato sull’”energia pulita” per veder sorgere una nuova era senza le macchie dell’”oro nero”.
La Regione Basilicata rilanci subito lo stanziamento governativo sugli ecobonus, strumento attuabile senza difficoltà in una terra fatta di aree interne, di singole unità immobiliari, di contesti urbani da innovare e rigenerare.
Si mettano in campo nell’immediato fondi (anche attingendo ai proventi delle royalties) per promuovere attività di impresa che si occupino di sviluppo e produzione di tecnologie “green”, in grado di generare un’economia circolare che metta in stretta connessione coloro che inventano e producono queste tecnologie e coloro che le comprano e le utilizzano. E che, tra i vari effetti positivi che uno stanziamento del genere potrebbe produrre, sia concretamente utile a favorire il rientro di coloro che sono andati a cercare fortuna altrove.
Si coinvolgano, a tal fine, da subito, le associazioni di categoria di artigiani ed imprenditori con cui ricercare, insieme, gli strumenti più idonei a rendere la Basilicata un modello da seguire.Si creinoreti tra i sindaci dei comuni delle aree interne per fornirli di adeguati strumenti che favoriscano i percorsi di sostenibilità dei propri borghi. Insomma, serve una visione che coinvolga tutti i lucani. Il Governo ha messo le fondamenta ma ora spetta alla Giunta regionale raccoglierne la sfida.
Il “Green New Deal” deve partire dalla Basilicata che, più di tutte le altre Regioni, porta con sé il peso di una strategia energetica antica. La transizione energetica è un orizzonte che non può essere raggiunto da Eniche fa soltanto gli interessi della sua governance, come recenti studi ci hanno dimostrato, ma è un processo ed una sfida di cui deve occuparsi la classe dirigente della nostra Regione.
In questo momento della nostra storia, occorre intervenire tempestivamente, per guardare con coraggio e speranza al futuro della Basilicata. Per i lucani che sono rimasti e per quelli che, questa terra, vorrebbero ritornare a viverla.