Negli ultimi cinque anni la Basilicata si posiziona al top per i ritmi di crescita delle imprese che vendono sul web: erano 81 quelle registrate al 31 marzo 2015, e al 31 marzo 2020 sono invece 184. A puntare sul “negozio” online in Italia sono stati soprattutto gli imprenditori lucani e campani (+25,4% il trend di crescita in entrambe le regioni, contro il +14,5% medio annuo del Paese): un segno del cambiamento delle abitudini di consumo che, soprattutto in epoca di coronavirus, permette agli imprenditori che commerciano sulla “rete” di potere contare su una marcia in più e su canali distributivi che hanno risentito meno della crisi in atto.
Nello stesso periodo preso in esame – 2015-2020 -, invece, l’insieme del settore del commercio al dettaglio in Basilicata ha perso 348 imprese (-4,1%), passando da 8.555 a 8.207 unità. L’incidenza del settore del commercio al dettaglio sul totale delle imprese registrate è passato dal 14,26% al 13,98% mentre l’incidenza delle imprese che vendono sul web rispetto all’intero settore del commercio al dettaglio, nel periodo considerato, è passato dallo 0,9% al 2,2%.
Quanto alla forma giuridica, il 66% delle imprese che vendono sul web sono imprese individuali (contro il 74% dell’intero settore), il 27% sono società di capitale (contro il 14%), il 6% sono società di persone (contro l’11%) e il 2% si presentano sotto altre forme, il che evidenzia come le aziende che vendono sul web siano più strutturate rispetto a quelle dell’intero settore. Un buon segnale in vista del futuro.