Canio D’Andrea, presidente Adoc Basilicata: “Santa Chiara, ropp’arrubbata, facetter ‘e porte ‘e fierro”.
Abbiamo predicato nel deserto! Già settimane fa avevamo denunciato l’aumento, ingiustificato ed indiscriminato dei prezzi nella nostra regione. Molti consumatori, nelle prime settimane del lockdown ci avevano segnalato, attraverso di noi, forti aumenti dei prezzi di prima necessità, ortaggi, frutta, salumi, carne, farina, così come per saponi e beni dedicati alla cura della persona e della casa, oltre alle speculazioni sulle mascherine e gli altri Dispositivi di Protezione Individuale.
Ora i mass media scoprono l’acqua calda!
Tutti i giornali e i Ttelegiornali aprono con questa notizia. Vero che in questo Paese abbiamo avuto problemi molto seri ma è anche vero che stiamo vivendo un altro shock sui prezzi che ricorda solo il passaggio dalla vecchia lira all’euro.
Per rimanere nell’ambito regionale già circa un anno fa avevamo evidenziato che la Regione Basilicata, l’EGRIB e Acquedotto Lucano ci avrebbero “messo pesantemente le mani in tasca” con l’aumento del costo dell’acqua, della depurazione e delle altre “diavolerie” che si sono inventati per “strizzare ben bene “ i cittadini di Basilicata. Le bollette che i lucani stanno ricevendo, che fatturano i consumi anche di più di un anno fa, fanno “inalberare”, usando un eufemismo, i consumatori. Tutte le nostre vibrate proteste sono state insabbiate con i risultati di oggi. Bollette dell’acqua “salatissime”, costi che moltissimi utenti non possono più permettersi! Subito dopo le prime settimane del lockdown avevamo, anche a seguito delle numerosissime segnalazione che pervenivano nelle nostre sedi, evidenziato gli aumenti dei beni di prima necessità al dr Vardè –Prefetto di Potenza- al sig. Guarente – Sindaco di Potenza – successivamente al Generale Bardi – Presidente della Giunta Regionale di Basilicata- e a tutti i consiglieri regionali chiedendo un loro intervento e la costituzione o meglio la ricostituzione di un Osservatorio sui Prezzi, come tra l’altro fatto in altre regioni. Anche questa nostra richiesta, tranne la solidarietà di qualche consigliere regionale dell’opposizione, è caduta nel vuoto. I problemi di tutti i giorni, i consumi, la ristretta disponibilità della famiglie lucane non provoca interesse alcuno in chi amministra questa comunità.
Meditate cittadini meditate!
Continueremo a dare il nostro contributo, a pungolare le Amministrazioni e gli Amministratori a recepire le istanze che vengono dalla gente, a tutelare e stare al fianco dei cittadini lucani, tutti ed indistintamente. Non ci sottrarremo, nonostante i silenzi delle istituzioni, se chiamati a dare in nostro contributo per “salvare il salvabile”.