Carmen Paradiso, Presidente Associazione Vivere Donna Onlus, in una nota chiede alla direazione dell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza di ripristinare lo stato della Chirurgia Senologia e Plastica. Di seguito la nota integrale.
La nostra pazienza è finita. Abbiamo rispettato e capito il periodio di emergenza santaria prodotta dal Covid-19 che ha messo a dura prova l’azienda ospedaliera nonostante il numero ridotto di casi rispetto alle altre regioni. Abbiamo compreso gli accorpamenti di reparti, come è accaduto per la Chirurgia Senologica, decisi per motivi organizzativi dettati dall’emergenza sanitaria. Ma oggi non comprendiamo il perchè non sia stato ripristinato ancora lo stato dell’arte. L’Associazione Vivere Donna a nome di tutte le pazienti oncologiche dice basta.
Abbiamo atteso invano quasi un mese per una risposta (ad una nostra Pec inviata il 28 Aprile) da parte dell’Azienda Ospedaliera. In questi mesi in cui l’Ospedale San Carlo è stato messo a dura prova dall’emergenza sanitaria teniamo ad esprime il nostro più profondo ringraziamento a tutti i medici che hanno assistito con cura i pazienti pazienti oncologici; nello specifico tutto lo staff dell’oncologia medica e della Chirurgia Senologia e Plastica che, nonostante l’accorpamento ha garantito gli interventi più urgenti, cercando di infondere fiducia alle pazienti angosciate non solo dalla malattia.
Alla luce di tutto ciò e soprattutto viste le continue richieste di informazioni che ci giungono dalle pazienti, pretendiamo delle risposte. Pretendiamo di conoscere i tempi per il ripristino dello stato della Chirurgia Senologia e Plastica. Pretendiamo di sapere perchè se la Basilicata è a zero contagi dobbiamo aspettare ancora. Il reparto di Chirurgia Senologica nell’periodo dell’emergenza è stato destinato alle eventuali pazienti gravid Covid. Ad oggi, fortunatamente non è stato utilizzato da nessuna gestante. Quindi? Cosa si sta aspettando? Perchè il reparto oggi viene utilizzato per un altro uso? Cosa c’è sotto? Una paziente affetta da patologia tumorale non può aspettare. L’accorpamento dei reparti ha causato un allungamento della lista d’attesa. Cosa diciamo alle pazienti? Pazientate anche se avete un tumore? Ebbene no! Loro non pazientano, anzi vanno a curarsi fuori regione. Ma oltre a tutto ciò si aggiunge quello che sta accadendo oggi a causa di questa convivenza fortata con la Chirurgia Generale. Oltre al disagio le pazienti sono esposte ad un altissimo rischio di infezioni, soprattutto quelle sottoposte a mastectomia con contestuale impianto di protesi o espansore.
Per la Chirurgia Senologia e Plastica riteniamo sia giunto il momento di ripristinare lo stato dell’arte in tempi brevissimi per ridare dignità ad un reparto che in questi mesi di emergenza è stato messo a dura prova attraverso l’eliminazione di spazi (di vitale importante per le pazienti) e che nonostante ciò ha continuato a garantire il servizio per le urgenze.
Che nessuno pensi di poter distruggere un reparto che da oltre 30 anni è il fiore all’occhiello della sanità regionale.