Sguardi, scorci e mascherina. Provate anche voi, cliccando qui sul profilo facebook di Michele Morelli , a indovinare chi sono i cento materani che si sono lasciati fotografare dal fotografo Michele Morelli nei giorni post lockdown, quando anche la città dei Sassi si sta dando da fare per riconquistare una normalità “altra”.
È implicito il messaggio positivo che la forza degli scatti veicola in quanti li ammirano.
“Partendo dai numerosi giochi presenti nella rete durante la quarantena ho voluto fare un gioco anche io. – spiega Morelli – Attraverso i volti con le mascherine sullo sfondo si vede la città vuota, negozi e attività chiuse, il modo con cui il virus sta cambiando le nostre abitudini, ma anche voglia di ricominciare e tornare a vivere anche se in un modo diverso”.
Come evocativamente ha scritto l’architetto prof. Armando Sichenze:
“Le foto di Michele Morelli hanno quasi sempre una virtù. Fanno pensare alle cose che non si vedono attraverso quelle più marginali. Talvolta quasi nascoste. Ma bisogna partire da un autentico presente. Perché dalla realtà non si scappa. Solo che se si guarda bene la foto c’è sempre un punto minimo in primo piano, o un particolare del contorno, qualcosa in secondo piano, un fatto o un segnale sullo sfondo che indica l’inatteso e il sorprendente.
Se non lo scoprite subito non importa. Le foto non hanno fretta. Paradossalmente la velocità di uno scatto ci lascia tutto il tempo che serve per guardare meglio questi attimi infiniti.
Ho accettato la sfida. Quel bendato lo conosco, l’altro anche e il terzo no. Punto e a Capo. Abbracci vietati. Uno alla volta. Posture in campo. Avanti i corpi. Zitti e appesi.
Gli oggetti parlano. Le maschere si nascondono. Niente differenze.
Sorrisi bendati. Ignoti sguardi. Solo attese.
Strade lunghe. Vuoto in piazza. Ponti di vuoto.
Esterno zero. Tutto dentro. Il fuori è dentro
Da un interno all’altro. Interni comuni. L’internità è in viaggio”.
Michele Morelli, fotografo professionista, è da tempo impegnato nella valorizzazione del territorio e nel raccontare il paesaggio urbano di Matera, proiettando le sue foto oltre Matera. Ha collaborato a numerosi progetti insieme ad altri artisti nel campo dell’arte contemporanea, musica e cinema, nonché in progetti editoriali di vario tipo tra cui la pubblicazione di alcuni volumi fotografici su Matera. Sue fotografie sono inserite in periodici e riviste specializzate nazionali. Ha esposto in varie città italiane e all’estero.